Un numero anonimo squilla sul cellulare di Maria Rosaria Paudice, la mamma del 17enne accoltellato dal branco senza motivo in Galleria Umberto I, a Napoli. Dall’altra parte del telefono, una voce le ordina con fare minaccioso di ritrattare le denunce, di ritirarle. Poche ore prima, la donna aveva lanciato diversi appelli in cui invitava i responsabili del ferimento del figlio a costituirsi.
Accoltellato 17enne in Galleria Umberto I, minacce in una telefonata anonima alla mamma
Forse un tentativo, quello dell’autore della chiamata, per spegnere le luci dei riflettori che Paudice ha riacesso sui temi della sicurezza in città e della violenza tra i giovanissimi, dopo il grave episodio che, suo malgrado, ha visto vittima l’adolescente. A riportare la notizia, questa mattina, è Il Mattino che scrive di “minacce” nei confronti della donna e di una telefonata fatta in anonimo. Telefonata su cui, probabilmente, indagheranno gli inquirenti per risalire all’autore.
Tornando a ciò che è accaduto lo scorso sabato sera, le indagini procedono senza sosta da parte dei carabinieri della stazione Napoli Chiaia. Il giovane – questa è la ricostruzione emersa fino ad oggi – scambia quattro chiacchiere con un’amica, che in passato aveva avuto una relazione con un personaggio del branco di Marianella che sta per assalirlo. Una parola tira l’altra, da lì scoppia la zuffa, poi quattro coltellate in diverse parti del corpo. Il 17enne, originario del quartiere di Ponticelli, riesce a fuggire e a correre, ferito e sanguinante, fino a piazza Trieste e Trento. Qui chiede aiuto e, grazie ad un’autoambulanza, viene trasportato all’Ospedale Pellegrini di Napoli.
I video su Tik Tok
La violenza, però, non è finita lì. Ma è proseguita anche sui social. Su Tiktok, infatti, uno degli aggressori – che sarebbero almeno 8, secondo il racconto della madre della vittima – avrebbe postato un video nel quale si vanta di sentirsi orgoglioso quando “ti faccio paura”. Un passo falso che ha consentito agli inquirenti di ricostruire le dinamiche dell’accaduto, anche se in un secondo momento filmato e immagini sono state rimosse.
Le parole di Borrelli
Sulla vicenda è intervenuto il deputato Francesco Emilio Borrelli, vicino alla mamma fin dalle prime ore della vicenda: “Crediamo che a questo punto gli aggressori abbiano le ore contate. Io e la madre di Francesco li abbiamo esortati a costruirsi, non lo hanno fatto. Sarebbe meglio per loro consegnarsi alle forze dell’ordine di loro spontanea volontà, altrimenti sarà peggio, tanto comunque verranno presi”.