Nella giornata di oggi, venerdì 1 dicembre, si sono registrate due grandi mobilitazioni.
Lo sciopero del trasporto ferroviario
A creare i maggiori disagi è stato lo sciopero dei lavoratori del trasporto ferroviario che durerà fino alle 21:00. Un “buco” di 8 ore proclamato d’urgenza per chiedere più sicurezza dopo la tragedia di Corigliano Rossano, in Calabria, dove un convoglio si è schiantato contro un furgone rimasto sui binari: nell’incidente sono morti il conducente del mezzo e il capotreno.
Il corteo a Napoli contro la manovra finanziaria
A Napoli, grande partecipazione, c’è stata però anche per l’ultima giornata di sciopero generale indetto da Cgil e Uil per manifestare contro la manovra finanziaria. Una manovra che – per i sindacati – penalizza soprattutto la Campania e le regioni del Sud.
“Lo sciopero di oggi contro il governo Meloni non è ideologico ma contro le misure che si vogliono adottare – ha detto il segretario generale Cgil Napoli e Campania, Nicola Ricci – Difendiamo il Mezzogiorno da misure che non vanno incontro alla criticità della Campania e del Sud. Cercheremo fino alla fine di far cambiare idea al Governo su fisco, pensioni, salari, scuola, sanità. Il diritto allo sciopero è sacrosanto e non può essere leso. Oggi – ha concluso – in migliaia hanno rinunciato, con convinzione, ad una giornata di paga per essere con noi in piazza a manifestare”.
Le adesioni nei luoghi di lavoro
Fabbriche e luoghi di lavoro si sono letteralmente svuotati. Ecco i numeri diffusi dal sindacato:
Nel settore metalmeccanico adesioni dell’80 per cento in Stellantis a Pomigliano d’Arco. 95 per cento alla Magneti Marelli di Caivano. Cento per cento alla Schneider Electric di Casavatore. Percentuali altissime anche nelle altre province campane: nel cantiere Sirti di Sala Consilina, in provincia di Salerno, adesione del 95 per cento, del 90 per cento alla EasyTech di Fisciano. A Benevento adesione al 98 per cento nello stabilimento della Ficomirrors, azienda del settore automotive, del 96 per cento alla Imeva e del 60 per cento alla Leonardo. Ad Avellino 95 per cento alla Cms e del 60 per cento alla IIA, Industria Italiana Autobus. A Caserta, 95 per cento di adesione alla TFA, ex Firema, e del 70 per cento alla Snop. Adesioni che sfiorano il 100 per cento anche nel settore agroalimentare come nello stabilimento La Doria di Fisciano e alle Sinergie Molitorie, in provincia di Salerno. Adesione al 95 per cento nello stabilimento Rummo di Benevento e del 90 per cento alla Idav Dolciaria di Striano, in provincia di Napoli.
Sciopero anche nel settore dello spettacolo
A Napoli annullati gli spettacoli previsti al Teatro San Ferdinando, al Teatro Mercadante e al Ridotto del Mercadante, dove le maestranze hanno aderito alla mobilitazione di Cgil e Uil.