In Campania mancano 4.200 medici e oltre 7mila infermieri per essere in linea con le altre regioni (che a loro volta lamentano mancanza di personale).
Sono questi i numeriche denunciano i sindacati Anaao Assomed e Cimo Fesmed puntato il dito su una situazione definita “ai limiti dell’impossibile”.
Le carenze si traducono non solo in un un enorme stress lavorativo, associato sempre più spesso a continue aggressioni ad opera dei pazienti, ma anche in un sistema sanitario non all’altezza delle esigenze.
In Campania, l’aspettativa di vita più bassa
“Dati – affermano i sindacati – che contribuiscono in maniera significativa a fare della Campania la regione con l’aspettativa di vita più bassa di Italia: per gli uomini 78,8 anni (due in meno rispetto alla media nazionale) per le donne 83 (un anno e mezzo in meno)”.
Medici e infermieri in sciopero il 5 dicembre: ecco perché
Ecco perché anche in Campania come nel resto d’Italia oggi il personale sanitario è in sciopero. Un protesta molto partecipata sia a Napoli che nel resto della regione.
“La mobilitazione serve a chiedere rispetto per categorie professionali che tengono in piedi il Servizio sanitario pubblico. È il momento di rispondere con durezza, perché ormai in tutta la categoria prevale un senso di sdegno e di rabbia”, afferma Bruno Zuccarelli, segretario regionale campano del sindacato Anaao Assomed. “Siamo indignati – aggiunge – dal tradimento che leggiamo nell’attacco alle nostre pensioni, non possiamo sopportare di dover andare al lavoro consapevoli di rischiare ogni giorno un’aggressione e, cosa ancor più importante, non abbiamo alcuna intenzione di starcene zitti e buoni mentre la politica cancella il diritto alla salute dei cittadini”.