Per cinque anni una farmacista ha prestato servizio all‘Asl di Caserta. Sotto falsi titoli, specializzazione compresa, aveva partecipato nel 2018 ad un concorso indetto dalla stessa Azienda sanitaria locale. Entrata in graduatoria, era riuscita ad ottenere il ruolo per il quale si era candidata. Il rapporto con l’Ente è stato interrotto solo a seguito della scoperta del raggiro da parte degli inquirenti, che hanno così smascherato la donna.
Sedicente farmacista al servizio dell’Asl di Caserta per 5 anni: sequestro per oltre 170mila euro
Nei suoi confronti è stato disposto dalla Corte dei Conti un decreto di sequestro conservativo “ante causam” pari a circa 172mila euro.
Il provvedimento è scaturito da un’attività d’indagine condotta dai Carabinieri del NAS nell’ambito di un controllo sulla regolarità del rapporto di lavoro instaurato dalla farmacista con l’Asl di Caserta. Provvedimento che ha permesso di dimostrare che la professionista era in possesso di un falso diploma di specializzazione in “farmacia ospedaliera”. Pertanto era stata assunta in assenza dei requisiti minimi professionali previsti dal bando pubblico.
Un rapporto di lavoro, quello tra la donna e l’Ente, durato circa 5 anni durante i quali nessuno si era mai insospettito della dottoressa. I militari dell’Arma hanno così accertato che la destinataria del provvedimento aveva partecipato ad una selezione pubblica per il reclutamento di 3 farmacisti specialisti in “farmacia territoriale”, indetta dall’ASL di Caserta nel 2018 ed avente la durata di un anno. Dopo la selezione, che aveva passato, era stata assunta a settembre dello stesso anno. Con tre rinnovi annuali era rimasta in servizio fino all’avvio dell’indagini con conseguente rescissione del contratto a novembre 2022.
Per la partecipazione al concorso, la donna aveva dichiarato di possedere la specializzazione, fornendo anche copia con attestazione di conformità del titolo universitario poi risultato falso.