Questa mattina non si è ripetuto il miracolo di San Gennaro del 16 dicembre, conosciuto come il “miracolo laico“, il terzo e ultimo dell’anno. Alle ore 9.49, l’ampolla contenente il sangue del Patrono partenopeo è rimasta solidificata, infrangendo la tradizione del prodigio. Il miracolo si è compiuto al secondo “tentativo”,vale a dire alle 10:36.
Il terzo miracolo di San Gennaro dell’anno – gli altri due cadono il primo sabato di maggio e il 19 settembre – si celebra in memoria del 16 dicembre 1631: quel giorno si verificò una potente eruzione del Vesuvio.
Il rito liturgico, identico ogni anno, si è svolto sull’altare della Cappella del Duomo di Napoli, dove l’Abate Monsignor Vincenzo De Gregorio ha prelevato l’ampolla dalla cassaforte e l’ha portata sull’altare. Ai fedeli è stato mostrato in un primo momento il sangue di San Gennaro ancora solido, un evento che tradizionalmente rappresenta una cattiva notizia per i napoletani, devoti e non. Alle 10:36, invece, dopo un secondo rito, l’ampolla ha mostrato il sangue miracolosamente sciolto. In questo caso il miracolo si è compiuto.
Cosa è successo nella storia quando il sangue non si è sciolto
Un esempio storico di questa correlazione è rappresentato dagli anni 1939 e 1940, quando il sangue non si è sciolto e ci furono lo scoppio della Seconda Guerra Mondiale e la partecipazione dell’Italia al conflitto.