Un significativo cambiamento sta per avere luogo a Taverna del Ferro con l’inizio dei lavori di riqualificazione urbana. Questo progetto ambizioso segna un punto di svolta per il quartiere, con l’apertura del cantiere prevista per il 2 febbraio.
La prima mossa di questo grande piano di rinnovamento sarà la demolizione di 84 box, un passo necessario per dare spazio a nuove strutture residenziali. Tuttavia, questa trasformazione ha un costo culturale: andranno perduti i murales di Che Guevara e, in particolare, quello di Diego Armando Maradona, capolavori dell’artista Jorit. Queste opere d’arte non sono soltanto decorazioni urbane, ma veri e propri simboli del tessuto sociale e storico del quartiere.
Con un investimento di 106 milioni di euro, il progetto mira a sostituire i due palazzoni noti come il “Bronx” di San Giovanni a Teduccio, edifici originariamente costruiti come soluzione temporanea al terremoto del 1980, con moderne palazzine. Questa iniziativa rientra in un più ampio piano di riqualificazione, simile a quelli già visti nelle Vele di Scampia e nei Bipiani di Ponticelli. La riqualificazione non solo migliorerà l’estetica del quartiere, ma porterà anche nuovi servizi e infrastrutture, con un impatto positivo sulla vita quotidiana dei residenti