Napoli, in galera da quasi 2 anni per un’estorsione da 2 euro: “Pena sproporzionata”

In carcere da 20 mesi con l’accusa di aver commesso un’estorsione dal valore di 2 euro. È la kafkiana vicenda di Kelvin Egulbor, un nigeriano di 25 anni, rinchiuso a Poggioreale dopo una condanna a cinque anni di reclusione.

Napoli, in carcere da 20 mesi per un’estorsione da 2 euro

Secondo la versione formulata dall’accusa, Kelvin avrebbe minacciato un uomo di tagliargli la cappottina dell’auto se non gli avesse dato 2 euro per parcheggiare in uno stallo nella zona di Fuorigotta. Il 25enne è un mendicante, assistito dalla chiesa di San Vitale, che si guadagna da vivere con qualche lavoretto, tra cui portare la spesa ai residenti o spazzare la strada.

Dopo la condanna in primo grado, domani si terrà l’udienza d’Appello. Il suo avvocato, Salvia Antonelli, chiederà per lui l’immediata scarcerazione o la concessione degli arresti domiciliari.  “Non è possibile che una persona possa rimanere in carcere per 20 mesi per una estorsione di 2 euro”, ha detto Antonelli. “Mentre ci sono persone che hanno commesso omicidi e sono in libertà”.

Duro anche il commento di Samuele Ciambriello, garante campano dei detenuti: “Chiediamo che il ragazzo venga collocato in una comunità del Casertano che ha offerto la disponibilità a prenderlo”, ha detto. “È evidente che la pena è assolutamente sproporzionata rispetto ai fatti contestati”.

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