A seguito dell‘ordinanza di custodia cautelare emessa dall’Autorità Giudiziaria nei confronti del sindaco del Comune di Palma Campania Nello Donnarumma, il Prefetto di Napoli, Michele di Bari, ha adottato il decreto di sospensione nei suoi riguardi.
Pertanto, ai sensi della vigente normativa sugli Enti locali, il sindaco Donnarumma verrà sostituito in tutte le sue funzioni dal Vice Sindaco. Al momento, dunque, non si è optato per lo scioglimento del comune. Donnarumma è ora agli arresti domiciliari.
I dettagli dell’inchiesta
Sono attualmente otto gli indagati coinvolti nell’inchiesta: oltre al sindaco Donnarumma, figurano 2 dipendenti comunali, 4 imprenditori e una dipendente di una delle aziende coinvolte.
Al di là del primo cittadino di Palma Campania, è attualmente agli arresti domiciliari un ingegnere che ricopre la carica di responsabile del IV e V settore del Comune.
Tre degli indagati sono soggetti al divieto di dimora, tra cui un architetto responsabile unico del procedimento di affidamento del comune, un imprenditore di una rinomata catena di supermercati e una dipendente di una delle società coinvolte, presumibilmente legata al collegamento tra la ditta e i dipendenti comunali.
Infine, per altri tre indagati è stato imposto il divieto di contrattare con la Pubblica Amministrazione per un periodo di un anno; si tratta di imprenditori locali. Le accuse mosse nei loro confronti riguardano, in varie forme, corruzione, turbata libertà degli incanti, falso in atto pubblico, depistaggio e subappalto non autorizzato.
Chi è il sindaco di Palma Campania sospeso
Aniello Donnarumma, 37 anni, era stato riconfermato nel maggio 2023 come sindaco del comune di Palma Campania con il 64% dei voti, guidando una coalizione composta da tre liste civiche. Da due anni, ha aderito a Fratelli d’Italia. In passato, ha attirato l’attenzione per alcune iniziative contro la comunità del Bangladesh nel territorio di Palma Campania. Tra queste, ha introdotto l’esame di italiano obbligatorio e ha implementato diverse restrizioni nei loro confronti, guadagnandosi il soprannome di “sceriffo“. Tuttavia, Donnarumma ha sempre respinto tale etichetta, sostenendo che le regole devono essere applicate in modo uniforme per tutti.