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Due gruppi criminali specializzati nel traffico internazionale di droga. Avevano elaborato i più disparati stratagemmi per portare i loro carichi a destinazione. Tra i tanti, anche l’uso di un’ambulanza che spostava gli stupefacenti tra Marano e Quarto.

Blitz anti-droga, 29 ordinanze cautelari in provincia di Napoli: attivi due gruppi criminali

Dei 29 indagati 22 sono finiti in carcere oggi.Tre invece sono ai domiciliari e infine per gli ultimi quattro è stato disposto il divieto di dimora nel comune di residenze. Le accuse sono, a vario titolo, di associazione per delinquere finalizzata al traffico di stupefacenti e di detenzione di droga ai fini di spaccio.

Il primo gruppo criminale identificato dalla Procura di Napoli faceva capo ai fratelli Vincenzo Della Monica e Salvatore della Monica. Tra i sodali anche Michele Nacca, che si era fatto tatuare sulla spalla le iniziali del narcos Imperiale, Carbone e Mauriello, in segno di rispetto nei confronti dei narcos internazionali.

L’altra gruppo, invece, come anticipa Fanpage.it, sarebbe stato invece guidato da Simone Bartiromo (già coinvolto in inchieste sul clan Sorianiello di Soccavo), Roberto Merolla e Giovanni Cortese, quest’ultimo ritenuto vicino al clan Di Lauro di Secondigliano. A fini dell’identificazione degli indagati e dei loro ruoli è stato fondamentale il monitoraggio del narcos Bruno Carbone, socio di Raffaele Imperiale e oggi collaboratore di giustizia. I due pezzi da 90 del narcotraffico facevano base a Dubai.

Ambulanza-corriere della droga

Se la droga dal Sudamerica arrivava in Europa lungo la rotta Spagna-Olanda nei modi più disparati (attraverso container ma anche sommergibili salpati da Panama), ingegno e fantasia non mancavano neanche ai trasportatori locali. Tra Marano e Quarto i trasferimenti dei carichi di stupefacenti avvenivano anche in ambulanza, mezzo di soccorso che, soprattutto durante il periodo Covid, poteva sfuggire più facilmente ai controlli e spostarsi liberamente.

Il dettaglio emerge da un’intercettazione del febbraio 2021, in piena emergenza sanitaria. Un’ambulanza è stata poi effettivamente identificata ed è risultata intestata a un uomo di Lecce legato al sodalizio criminale.

Il giallo di Iannone

Tra gli indagati – riporta sempre Fanpage – c’è pure Vincenzo Iannone, il cui corpo fu trovato carbonizzato in un’auto nelle campagne di Marano nel luglio scorso. Gli inquirenti ritengono che il delitto fu un’estorsione per un partita di droga non pagata.

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