Una delle due cuginette vittime degli stupri avvenuti a Caivano lo scorso estate ha affrontato il primo incidente probatorio. La ragazzina, che ha 12 anni, ha confermato gli abusi da parte del branco: un gruppo di nove giovani in gran parte minorenni. Lunedì prossimo, sarà la volta della cugina più piccola che ha soli 10 anni.
Stupri di Caivano, avviato l’incidente probatorio
La seduta, iniziata alle 10 del mattino e conclusasi poco prima delle 15, è stata caratterizzata da brevi pause per proteggere la testimonianza della giovane. La vittima ha risposto alle domande con il supporto di una psicologa, affiancata dai giudici per le indagini preliminari di Napoli Nord Fabrizio Forte e per i minorenni Umberto Lucarelli.
Presenti anche i sostituti procuratori Claudia De Luca e Maria Carmela Quaranta oltre che i genitori di tre dei nove ragazzi indagati, due maggiorenni e sette minorenni, accompagnati dai rispettivi avvocati. Tre sono gli indagati, due maggiorenni e un minorenne, che non sono più in carcere
I legali chiedono massima riservatezza
L’avvocato Manuele Palombi, rappresentante dei tutori delle bambine, ha sottolineato la delicatezza della situazione, chiedendo massima riservatezza per l’intera vicenda processuale. “Le procure della Repubblica stanno conducendo indagini per garantire che la giustizia faccia il suo corso. Ritengo che le pressioni mediatiche – ha sottolineato Palombi – possano solo portare a una vittimizzazione secondaria delle parti in causa”.
Anche l’avvocato Clara Niola, difensore dei genitori della bambina prevista per l’incidente probatorio di lunedì, aveva precedentemente evidenziato i pericoli della “vittimizzazione secondaria”.
Nel frattempo, le forze dell’ordine hanno portato a termine una nuova operazione ad “alto impatto” a Caivano con circa 250 operatori. Il blitz è culminato con un arresto, diverse denunce e il sequestro di due fucili da caccia e droga.