Si è concluso ieri il secondo e ultimo incidente probatorio sulla tredicenne residente nel Parco Verde, che l’estate scorsa insieme alla sua cuginetta di soli dieci anni sarebbe stata vittima di episodi di violenza sessuale, ad opera di due distinti gruppi di giovani a Caivano, in provincia di Napoli.
Stupri a Caivano, ascoltata anche la 13enne: “Nel branco anche un altro giovane”
La minorenne è stata ascoltata in un ambiente protetto, alla presenza dei magistrati della Procura di Napoli Nord e della Procura per i Minorenni di Napoli, seguendo le stesse modalità con cui i pubblici ministeri avevano precedentemente interrogato la sua cugina.
Con lucidità e precisione, la tredicenne ha ribadito quanto precedentemente raccontato, fornendo inoltre dettagli e particolari riguardanti l’orrore subito. La piccola ha parlato di un altro ragazzino che avrebbe partecipato alle violenze di gruppo riuscendo, almeno per ora, a farla franca. Gli inquirenti sono già al lavoro per capire chi si tratta e dove si trovi.
Verso il rinvio a giudizio
In attesa della conclusione delle indagini preliminari, potrebbe arrivare il rinvio a giudizio per i nove indagati coinvolti in questa drammatica vicenda. A marzo, tra l’altro, scadranno i termini della custodia cautelare.
Le misure furono disposte alla fine di settembre, al termine delle indagini condotte dai carabinieri, con l’applicazione della detenzione in carcere per tutti i soggetti coinvolti. Successivamente, tre di loro sono stati scarcerati: per i due maggiorenni è stato stabilito l’obbligo degli arresti domiciliari, mentre per il terzo, uno dei sette minorenni implicati, è stata scelta l’alternativa della custodia in comunità al posto del centro minorile di Nisida.