Ancora un’esercitazione IT-Alert. Tra il 24 e il 25 gennaio sentiremo in Campania trillare all’unisono migliaia e migliaia di telefonini. Si tratta di un secondo esperimento dopo quello già realizzato lo scorso 12 settembre su scala nazionale.
IT-Alert in Campania: il 24 e il 25 squilleranno i telefonini
Il sistema di allarme pubblico riguarderà nelle prossime 48 ore le province di Napoli, Caserta e Benevento. Lo scopo è abituare i cittadini a prendere confidenza con la ricezione di messaggi It-Alert per eventi ad alto rischio come catastrofi naturali o emergenze nucleari sfruttando la tecnologia degli smartphone.
Due gli scenari possibili in Campania
Con il sistema di allerta pubblica saranno due gli scenari simulati in Campania. Il 25 gennaio l’allarme riguarderà il collasso di una grande diga nel Casertano, nel comune di Presenzano. L’altro, invece, scatterà il giorno prima, il 24 gennaio, e avvertirà gli abitanti della provincia partenopea, che si trovano nel raggio di due chilometri dall’area portuale di Napoli, di un incidente rilevante in uno stabilimento industriale soggetto alla Direttiva Seveso, ovvero ad alto rischio ambientale.
Tutti i comuni coinvolti
Sono stati comunicati anche i comuni direttamente interessati dal sistema di allarme pubblico per le due simulazioni che avverranno in Campania.
Il 24 gennaio
- Napoli e comuni limitrofi
Il 25 gennaio
- Per la provincia di Caserta, i comuni di Presenzano, Vairano Patenora, Pratella, Ailano, Raviscanina, Pietravairano, Sant’Angelo d’Alife, Baia e Latina, Alife, Dragoni, Alvignano, Gioia Sannitica, Ruviano, Castel Campagnano, Caiazzo, Piana di Monte Verna, Castel Morrone, Pontelatone, Bellona e Capua.
- Per la provincia di Benevento, i comuni di Faicchio, Puglianello, Amorosi, Melizzano, Dugenta e Limatola.
Le altre regioni
L’IT-Alert non riguarderà ovviamente solo la Campania. La prima fase di test del 2024 si svolgerà dal 22 al 26 gennaio in 11 regioni – Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Emilia-Romagna, Friuli-Venezia Giulia, Piemonte, Sardegna, Sicilia, Toscana, Valle D’Aosta – e nella provincia autonoma di Bolzano.