Ladri scatenati e inarrestabili in fascia costiera. Da giorni sul litorale giuglianese si registra un’impennata di furti e rapine ai danni di attività commerciali e abitazioni private. Restringendo il campo alle ultime 48 ore, nel mirino dei malviventi sono finiti tre negozi: “Graffamm’c”, nota grafferia in via S.Nullo; “CasaCucina”, rosticceria e focacceria situata in via Ripuaria; e il panificio “Salamandria”, anche questa presente su via Ripuaria.
Giugliano, criminalità fuori controllo in fascia costiera: nel mirino case e abitazioni
A lanciare l’allarme è anche una nota influencer della zona che nelle stories di Instagram ha pubblicato le immagini di un balordo che si sarebbe intrufolato in casa sua, accedendo dal giardino. “Ci stanno massacrando e continuiamo ad avere una sola volante per un territorio immenso. Questo è uno dei quattro che ha fatto visita a me. Non abbiamo mai vissuto una situazione simile a questa“, denuncia la donna.
E come lei, sono tanti i cittadini che vivono nel terrore. Costretti a barricarsi in casa o ad difendersi insieme, segnalandosi a vicenda raid e altri avvenimenti, nella speranza di limitare i già troppi numerosi raid che avvengono, oramai, con cadenza quotidiana. È il caso di un gruppo di cittadini che, insieme, hanno creato un gruppo Whatsapp “Occhi aperti vicini”, che conta già 600 iscritti. Lo scorso giugno, grazie al messaggio di un utente, fu possibile sventare un furto in un’abitazione. Era estate e ad oggi le cose non sembrano cambiate.
Cittadini disperati scrivono al Prefetto
A distanza di mesi, i ladri sono tornati di nuovo alla carica. E così, uno dei membri della chat ha scritto al Prefetto di Napoli, Michele Di Bari, facendosi portavoce del gruppo e chiedendo in una lettera “mezzi di contrasto straordinario per l’emergenza criminalità Varcaturo-Lago Patria”.
“Come ormai tutti i giorni, da mesi, anche la sera della Vigilia di Natale abbiamo allertato le forze dell’ordine ed eravamo in strada rispondendo all’alert del gruppo per un furto in atto. Siamo ostaggio nelle nostre case, attanagliati dalla paura soprattutto per i nostri cari”, scrive il rappresentante di “Occhi aperti vicini” nella missiva per poi chiedere a Di Bari “di aiutarci ad ottenere sistemi di videosorveglianza di cui l’area è completamente priva”.