Guerra di camorra tra Arzano, Caivano e Fratta: undici arresti all’alba

Guerra di camorra tra i Cristiano e i Monfregolo per il controllo delle attività illecite tra Caivano, Arzano, Frattamaggiore e Frattaminore. All’alba i Carabinieri delle compagnie di Giugliano e Caivano hanno arrestato 13 persone.

Guerra di camorra tra Arzano, Caivano e Fratta: arrestate 13 persone

I militari dell’Arma hanno eseguito un’ordinanza di applicazione di misure cautelari emessa dal GIP del Tribunale di Napoli, su richiesta della DDA, a carico di 13 persone. Per undici di loro scatta la custodia in carcere. Per altre due il divieto di dimora in Campania.

Gli indagati sono ritenuti gravemente indiziate, a vario titolo, dei delitti di associazione di tipo mafioso, associazione finalizzata al traffico illecito di sostanze stupefacenti, estorsioni e tentate estorsioni, detenzione e porto di armi, detenzione a fine di spaccio di droga, delitti aggravati dal metodo mafioso.

Racket per finanziare la guerra di camorra

Grazie anche alle dichiarazioni dei collaboratori di giustizia, tra i quali figura Pasquale Cristiano, ex capo di un gruppo malavitoso, gli investigatori hanno ricostruito la faida tra la famiglia malavitosa capeggiata da Giuseppe Monfregolo e il gruppo criminale che Cristiano gestiva insieme con Vincenzo Mormile.

Lo scontro armato fu innescato dall’omicidio di Salvatore Petrillo, nipote di Cristiano, vittima di un agguato il 24 novembre 2021, davanti al Roxy Bar di Arzano, e deceduto in ospedale a Giugliano quattro giorni dopo, il 20 novembre 2021.

Dalle indagini emerge anche l’imposizione del racket da 20mila euro a un imprenditore per realizzare un parco urbano artistico nell’ospedale Cardarelli di Napoli. Sul business convergevano anche gli interessi di altre due cosche criminali: il clan Caiazzo-Cimmino del Vomero e il clan Sautto-Ciccarelli, di Caivano.

Minacce a Biagio Chiariello e bomba a don Patriciello

Rientrano nell’ambito di questo contesto criminale anche gli atti intimidatori compiuti ai danni delle istituzioni e di noti esponenti della società civile. Tra i tanti episodi, le minacce al comandante della Polizia Municipale di Arzano, Biagio Chiariello, e l’ordigno esploso davanti alla chiesa di Don Maurizio Patriciello, nel parco Verde di Caivano, nel giorno del suo compleanno. 

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