Torna in libertà uno dei cinque indagati nella vicenda del bar preteso da un commerciante di Arzano dal clan che, per liberarsi dai suoi aguzzini, aveva versato 100mila euro alla casse della cosca criminale. Si tratta di Gennaro Bizzaro, 45 anni, accusato di estorsione aggravata dal metodo mafioso.
Arzano, boss voleva il suo bar e gli chiedeva il pizzo: in libertà uno degli estorsori
Il Tribunale del Riesame di Napoli, accogliendo la richiesta degli avvocati Luigi Poziello e Giampaolo Schettino, ha annullato l’ordinanza, disponendo l’immediata scarcerazione dal penitenziario di Secondigliano.
L’imprenditore, dopo aver rifiutato di cedere ai Di Lauro la sua attività commerciale, era stato costretto dagli indagati a versare 70mila euro in rate da mille euro al mese, garantite da cambiali. Significa che ogni volta che una tangente veniva pagata, una cambiale veniva restituita come garanzia del pagamento avvenuto.
Dopo aver ceduto il suo primo bar nel luglio 2022, sperando di porre fine alle richieste estorsive, il commerciante ha aperto un nuovo locale a gennaio 2023. Neanche il tempo di inaugurarlo che si è ritrovato ancora una volta davanti i suoi estorsori che lo hanno minacciato di morte se si fosse rifiutato di pagare il pizzo al clan. In manette, oltre a Bizzarro, erano finiti anche pezzi da novanta come Giovanni Cortese, braccio destro del defunto Cosimo Di Lauro; il figlio Mario, Umberto Lamonica e Gennaro Bizzarro, figlio di Federico, ucciso nel 2004 e considerato il primo morto della faida tra il clan Di Lauro e i cosiddetti scissionisti. In arresto anche il boss Vincenzo Di Lauro (già in carcere da ottobre).
Le indagini, condotte dai carabinieri di Arzano nel novembre 2023, sono scattate in seguito alla denuncia sporta dal commerciante che ha dichiarato di essere vittima, dall’ottobre 2020, di estorsione da parte di tre uomini a lui noti appartenenti al clan Di Lauro di Secondigliano. A sostegno dei fatti anche alcune dichiarazioni del collaboratore di giustizia Salvatore Roselli (soprannominato ‘‘Frizione’’, elemento di spicco del clan Amato-Pagano).