In dieci giorni ben sette pali dell’illuminazione pubblica installata dalla Città Metropolitana di Napoli su via Santa Maria a Cubito, la strada provinciale che collega la zona dei centri commerciali di Giugliano con la provincia di Caserta (Villa Literno, Parete), sono stati abbattuti con l’obiettivo di rubare i relativi corpi illuminanti, compresi i pannelli fotovoltaici e le rispettive batterie.
Il primo furto il 5 febbraio, con l’abbattimento di un palo, poi altri 3 il giorno 13 e gli ultimi tre tra il 14 e il 15 febbraio. Sempre di notte
Per questo motivo, questa mattina, il Consigliere Metropolitano delegato alle Strade, Dionigi Gaudioso, e il Dirigente della Direzione Tecnica Strade della Città Metropolitana, Giancarlo Sarno, hanno inviato una nota al Prefetto e al Questore di Napoli, oltre che alle articolazioni territoriali di Polizia e Carabinieri, per chiedere “un più incisivo controllo del territorio da parte di tutte le forze dell’ordine disponibili al fine di garantire il ripristino della legalità a tutela della sicurezza degli utenti e della circolazione stradale”.
L’impianto era stato completato nel 2020: 137 pali per circa 4 km per illuminare un tratto di strada ad alto scorrimento veicolare, anche di notte, ma buio. Trattandosi di un’area non servita da energia elettrica, la Città Metropolitana ha scelto di installare pali con sistemi fotovoltaici a isola per illuminazione stradale, i cosiddetti ‘stand alone’, con lampade a led ad alta efficienza e distribuzione della luce asimmetrica: un investimento complessivo di circa 200mila euro.
“Danno economico e danno alla sicurezza stradale”
“Ora i furti – conclude il Consigliere Delegato Gaudioso – che non creano solo un danno economico: questa azione criminale, posta in essere da soggetti ancora ignoti, oltre a costituire un danno alla proprietà pubblica, costituisce un serio rischio per la sicurezza stradale che viene privata della pubblica illuminazione. Per questo intendiamo sensibilizzare non solo le forze dell’ordine, ma anche tutti i cittadini che dovessero notare comportamenti anomali a contattare subito le forze dell’ordine”.