Napoli, dal Comune ipotesi assegnazione dei beni confiscati al campo rom di Scampia

Un piano di inclusione che ricorda il progetto Abramo fatto con il Comune di Giugliano è quello che ha redatto palazzo San Giacomo per i rom di Scampia. In realtà il Comune di Napoli ha in mente per liberare l’insediamento che occupa lo svincolo dell’asse perimetrale Melito Scampia un piano ben articolato che ricorda non solo il progetto Abramo ma anche l’idea della precedente amministrazione comunale giuglianese che intendeva dare una somma di 5mila euro ai nuclei familiari che abbandonano il campo e si trasferiscono in abitazioni. Progetto poi naufragato.

Napoli, dal Comune ipotesi assegnazione dei beni confiscati al campo rom di Scampia

Su questa stessa scia il Comune di Napoli per sgomberare i 318 residenti dell’accampamento prevede un investimento di 8 milioni di euro. Ad ogni famiglia rom verrà assegnato da Palazzo San Giacomo un appartamento di un bene confiscato che verrà prima ristrutturato e arredato. Le famiglie rom saranno esentate per tre anni consecutivi dal pagamento delle bollette di acqua, corrente elettrica e gas e il Comune si farà carico della Tari.

Oltre a questo, il progetto prevede l’inserimento nel mondo del lavoro per gli adulti e scolastico per i più piccoli. Questo piano sarà presentato al Ministero dell’Interno per chiederne finanziamenti. Su questo fronte c’è anche un progetto nazionale da 40 milioni per integrazione di bambini e adolescenti rom che sta seguendo la consigliera regionale Roberta Gaeta.

Due mesi dalla morte di Michelle

Intanto a Giugliano nonostante siano trascorsi due mesi dalla morte della piccola Michelle nell’accampamento di via Carrafiello, ancora nulla è cambiato. Si sta ancora portando avanti l’iter burocratico per far sì che anche qui in un bene confiscato alla camorra possa stanziare una famiglia.

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