La musica popolare è un bene comune. Perché la stiamo distruggendo?

La Musica Popolare È Un Bene Comune
Questa settimana alcune scuole di Pagani sono chiuse per tre giorni. Sarà talmente imponente l’afflusso di turisti in città che il Sindaco ha deciso di trasformare in parcheggi gli spiazzali degli edifici scolastici.

A Pagani scuole chiuse per la “Madonna delle Galline”. E a Giugliano?

Giugliano condivide con Pagani la tradizione delle “tammorriata”. Nella città in provincia di Salerno la festa della “Madonna delle Galline” con le sue tammorre è divenuta un appuntamento fisso per migliaia di persone.
La musica popolare è un fattore di marketing turistico eccezionale. Basti pensare a cosa hanno fatto in Puglia con la pizzica.
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Per alcuni anni si era riusciti grazie all’Arci ad intraprendere un percorso virtuoso per organizzare eventi e dare alle “paranze” la giusta cornice per esprimersi. Purtroppo quest’anno l’amministrazione in occasione della giornata più importante per questa tradizione, quella del martedì in albis, è stata completamente assente e disinteressata.

Voglia di cancellare il passato?

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Le famiglie Mezzone, Quartarola, Pistola, Dittatore e D’Alterio che portano avanti la musica popolare vanno incoraggiate e sostenute. Non vanno lasciate sole. Certo anche le “Paranze” devono accettare nuove sfide e devono essere pronte al cambiamento e alla contaminazione.
Ci sono artisti cresciuti in questo territorio che fanno cose stupende e vanno coinvolti: penso a Margaret Ianuario con i suoi Damadakà penso a Giovanni Napolano che ha unito la musica elettronica a quella popolare. E altri ancora. L’obiettivo deve essere unico, fare a Giugliano ciò che hanno fatto a Pagani: rendere questa tradizione un bene comune.

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