Bros, perquisita l’abitazione del consigliere regionale Corrado Gabriele. Per 10 disoccupati misure cautelari.

E’ scattato stamattina all’alba il blitz che ha portato alla notifica di diverse misure cautelari (arresti domiciliari o divieto di dimora) a carico di disoccupati del movimento Bros. I provvedimenti cautelari sono stati adottati dal gip di Napoli su richiesta della Procura della Repubblica per le ipotesi di reato di partecipazione ad associazione per delinquere finalizzata alla commissione di delitti contro l’incolumità pubblica, l’ordine pubblico e pubblica amministrazione. L’inchiesta, condotta dalla Digos della Questura del capoluogo campano, riguarda azioni delittuose messe in atto – secondo l’accusa – per ottenere trattamenti privilegiati nell’assegnazione e uso, talvolta clientelare, di risorse pubbliche per l’erogazione di contributi, la concessione di sussidi e l’avvio al lavoro. Perquisita anche l’abitazione dell’ex assessore regionale al Lavoro Corrado Gabriele, maranese d’origine, ed ex esponente del Prc cittadino.

Di seguito il comunicato stampa diramato dal consigliere regionale Corrado Gabriele.

“Mi è stato controllato ogni documento presente sul mio personal computer, ma mi è stato portato via solo il cellulare. I tre agenti venuti a casa mia cercavano volantini, manifesti, scritti e file sul computer per accertare una presunta condotta delittuosa in relazione al movimento dei disoccupati Bros. Secondo quanto mi viene contestato nelle indagini, avrei condizionato e paralizzato l’attuazione del piano del lavoro varato dall’amministrazione regionale, accettando incontri e promuovendo convergenze politico-amministrative finalizzate a garantire l’inserimento lavorativo nella pubblica amministrazione. Ringrazio gli agenti che hanno tenuto una condotta molto rispettosa; ho messo a loro a disposizione ogni angolo della mia casa per cercare i documenti di cui avevano bisogno ma, naturalmente, questa iniziativa della magistratura confermerà la mia attenzione e massima disponibilità politica nei confronti di chi non ha lavoro o di chi lo sta perdendo, come nel caso di un volantino trovato sulla mia scrivania preparato ieri per sostenere la battaglia delle lavoratrici del McDonalds di Napoli, o un altro documento che riportava le proteste dell’unione dei ciechi di Napoli, le due ultime due questioni di cui mi sto occupando da consigliere regionale”.

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