Varcaturo, sorpasso non gradito: vigile prima investito e poi pestato. La furia del branco

Picchiati selvaggiamente, con calci e pugni, per un sorpasso “non gradito”. Un affronto per chi considera il territorio come oggetto di proprietà. È questo il movente alla base della violenta aggressione ai danni di un agente della Municipale e di suo figlio, consumatasi lo scorso 7 aprile su un tratto della Domiziana, da parte di tre soggetti, ieri raggiunti da un decreto di fermo.

Varcaturo, sorpasso non gradito: vigile prima investito e poi pestato insieme al figlio. La furia del branco

Gli indagati, originari di Villaricca e Giugliano, hanno tra i 20 e i 27 anni. Si tratta di Carmelo Maglione, figlio di Franco Maglione, ras di Villaricca morto a 60 anni a causa di una malattia, Pietro Sarnelli e Thomas Sanniola, difesi dagli avvocati Luigi Poziello e Domenico Dello Iacono. I tre sono stati accompagnati al carcere di Poggioreale, dove sono in attesa della convalida del fermo.

Secondo quanto ricostruito finora, la vittima – un agente della Municipale di 45 anni – stava percorrendo l’Asse Mediano dopo una mattinata trascorsa al centro commerciale “La Reggia” di Caserta con la moglie e i due figli, quando due auto di grossa cilindrata (prese a noleggio) una verde e una nera, sorpassano il suo veicolo a velocità sostenuta, nei pressi del Gloria. Poco dopo le due macchine, su cui viaggiano i tre aggressori, iniziano a zig-zagare in strada rallentando il traffico.

Investito e pestato: picchiato pure il figlio

Una delle due vetture, quella nera, si sposta sulla corsia di destra, permettendo alla vittima di sorpassarla; la manovra viene poi eseguita anche dall’altro veicolo di colore verde. Dopo alcuni metri, la stessa automobile si avvicina rapidamente a quella guidata dall’agente, la supera di nuovo e mantiene un’andatura lenta che costringe il 45enne a fermarsi.

La vittima scende dall’abitacolo per capire le intenzioni del conducente, ma è in quel momento che viene travolta dalla vettura di colore nero, proveniente da dietro. L’impatto con il veicolo fa cadere il poliziotto a terra, il tutto sotto gli occhi attoniti dei presenti. A quel punto, i tre aggressori, senza neanche dargli il tempo di rialzarsi, lo circondano e cominciano a pestarlo a sangue, facendogli perdere conoscenza. Anche il figlio, intervenuto per soccorrere il padre, viene aggredito dal branco. Colpita al volto con un pugno anche la figlia dell’agente. Quelle che si consumano sotto gli occhi di decine di automobilisti sono scene di inaudita violenza.

L’aggressione viene poi ripresa da un testimone con il cellulare e il video diventa virale sui social media, nel giro di poche ore. Nel frattempo padre e figli vengono trasportati da un’ambulanza del 118 all’ospedale Pineta Grande, dove vengono medicati e dimessi con una prognosi di 3 giorni.

Dopo il pestaggio tutti a mangiare al ristorante

Dalle pagine dell’ordinanza di ieri emerge anche che i tre indagati, a seguito della diffusione del filmato, si sarebbero presentati al locale Commissariato per costituirsi, sostenendo di essere stati “provocati” e di conoscersi “solo di vista”. Tuttavia, le indagini hanno rivelato che in realtà i tre erano molto più di semplici “conoscenti”, ma veri e propri amici. Dopo l’aggressione, infatti, si sono recati a pranzo con altre persone in un ristorante noto a Lucrino, come se nulla fosse successo.

Ieri mattina, al termine delle indagini degli inquirenti, Sarnelli, Maglione e Sanniola, dopo essere stati identificati e denunciati, sono stati colpiti da un decreto di fermo, emesso dalla Procura di Napoli Nord. Sono indagati anche per furto aggravato, in quanto durante la colluttazione il cellulare del figlio della vittima è stato sottratto e mai più ritrovato.

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