Questa settimana sono stato alla Tav di Afragola e ho assistito a una mattinata di assoluta follia. Con il parcheggio pieno, non fanno entrare le auto e le persone sono costrette a perdere il treno.
Pensiamo di essere i più furbi ma siamo solo più stupidi
In molti, con assoluta inciviltà, provano a saltare la fila, così come accade ovunque quando c’è traffico. Sulla rotonda di Mugnano, ad esempio, la scena si ripete tutti i santi giorni. Viviamo tra soggetti convinti di poter essere più furbi degli altri. Siamo circondati da incivili perché non esiste un controllo di comunità.
Mi spiego meglio: se da altre parti un soggetto prova a fare il furbo, sono decine le persone pronte a fargli presente l’errore e a mortificarlo. Da noi, questo non succede. Alla stazione sono stato l’unico, l’altro giorno, a scendere dall’auto per chiedere a chi voleva saltare la fila di tornare indietro.
Perché non ci ribelliamo all’arroganza degli incivili? Per vari motivi, il primo è la paura. Molti studi scientifici hanno dimostrato che più è diffuso un senso di “insicurezza”, più il controllo sociale è assente.
Non ci sentiamo sicuri e, per questo, non affrontiamo l’incivile. La risposta più frequente è: “Meglio farsi i fatti propri; non sai mai chi hai di fronte”.
Un secondo motivo è il degrado urbano; altri studi hanno dimostrato, infatti, che vivere in una zona poco curata e sporca renda molto più debole la voglia di far rispettare e di rispettare le regole. “Farsi i fatti propri” per paura o per scoramento può non essere per sempre.
Nella zona costiera di Giugliano, infatti, i residenti, dopo innumerevoli furti e rapine, si sono uniti in un gruppo per aiutarsi a vicenda. Le nuove tecnologie possono essere un valido aiuto per combattere gli incivili. L’azione di Francesco Borrelli con la sua pagina FB ha avuto i suoi frutti in molti casi. Tutte le nostre comunità hanno gruppi social molto seguiti. Utilizzarli con responsabilità per denunciare e mettere al bando gli incivili può essere un primo passo.