Una nuova ondata di terrore ha scosso Secondigliano. Nella notte, un commando ha aperto il fuoco contro la macelleria Michelini. Si tratterebbe di un violento attacco contro Gennaro Casaburi, noto anche come “o’ tramonto“, figura chiave legata ai clan Marino della zona.
Nonostante fosse agli arresti domiciliari, Casaburi era autorizzato a lavorare presso la macelleria Michelini, rendendolo un obiettivo evidente per i suoi nemici.
L’ultimo capitolo di una sanguinosa faida
Gli eventi di questa notte si inseriscono in una lunga serie di intimidazioni e violenze che hanno visto Casaburi, 46 anni, al centro di scontri e attentati con il clan Maione del Perrone. Nel 2020, Casaburi è sopravvissuto a un agguato orchestrato dal gruppo Maione, che ha portato all’arresto del loro emergente ras, Vincenzo Maione, e alcuni dei suoi complici.
La tensione è poi esplosa nel febbraio 2021, quando Casaburi ha cercato vendetta per l’agguato subito, scatenando una notte di violenza culminata in ferimenti gravi. Da allora, il conflitto si è intensificato con minacce dirette, incluso il sequestro di dipendenti per consegnare messaggi di morte al padre di Vincenzo Maione.
L’attacco di questa notte, perpetrato con un impressionante arsenale di armi da fuoco, sembra essere il capitolo più recente di questa sanguinosa faida.
Le autorità hanno subito avviato un’indagine approfondita, focalizzandosi su possibili legami tra l’attacco di questa notte e il gruppo Maione del Perrone.