Senza averne alcuna colpa, una bambina di tre anni è diventata uno dei modi attraverso il quale il clan De Martino di Ponticelli imponeva il suo “potere”. I nonni della minore infatti, imparentati con la cosca dell’area est, pretendevano che la piccola fosse affidata a loro e sottratta alla mamma naturale. Nove le persone arrestate questa mattina dai Carabinieri di Torre del Greco con l’accusa di atti persecutori e lesioni personali.
Figlia contesa, cortei armati del clan De Martino per scortare i nonni paterni durante gli incontri con la piccola
La storia nasce da lontano. Nata nel marzo del 2021 da una relazione tra una donna e un rampollo del clan, attualmente detenuto, la bambina era al centro di un’aspra contesa per l’affidamento. Senza alcuna regolamentazione giudiziaria, il clan pretendeva che la piccola fosse affidata ai nonni. La famiglia minacciava e percuoteva la madre ad ogni minimo ritardo negli scambi della bambina. Scambi che avvenivano persino alla presenza di cortei armati.
Tutto è finito questa notte. Quando i Carabinieri della Compagnia di Torre del Greco, su mandato della Direzione Distrettuale Antimafia e su ordinanza del GIP del Tribunale di Napoli, hanno arrestato nove persone.
I reati contestati
Le accuse a loro carico includono atti persecutori, lesioni personali e detenzione e porto in luogo pubblico di armi, tutti aggravati dall’uso del metodo mafioso. Gli arrestati sono ora tra il carcere di Napoli-Secondigliano e quello di Santa Maria Capua Vetere, dove attenderanno il proseguo delle indagini e il possibile processo.