Napoli, la lite e poi l’agguato nel centro storico: la verità nelle immagini delle telecamere

Una pistola puntata tra la folla ed i colpi esplosi tra la gente che scappa. Sono le immagini choc dell’agguato avvenuto tra Largo Banchi Nuovi e via santa chiara, nel pieno centro storico di Napoli. Lo scorso 27 giugno i baby killer sono entrati in azione tra la folla: tre feriti, due in modo lieve, un terzo colpito alle spalle.

Napoli, spari tra la folla dopo la lite: la verità nelle immagini della zona

Un raid per imporre il dominio criminale in quella zona. Scacciare dei vicoli i rivali della zona della Pignasecca e dei Quartieri Spagnoli. Ad aprire il fuoco sarebbero stati Luigi Ammendola e Cristian Uccello. Nel blitz della polizia sono finiti poi in cella: Emanuele Caiazzo, Giuseppe Cavaliere, Salvatore Delle Rosse e Besnik Mimini, tutti tra i 20 e i 24 anni.

Gli obiettivi dell’agguato erano due: Nunzio Saltalamacchia, nipote di un boss della zona della Pignasecca, e Francesco Marino, a sua volta ritenuto vicino a Nunzio. C’era stata una lite precedente che ha di fatto scatenato il raid criminale. Accanto alle due vittime designate c’è un terzo ragazzo colpito che non c’entrava nulla.

Dopo l’agguato i due sono stati portati a Sparanise, in provincia di Caserta, in un covo organizzato per ripulirsi dalla polvere degli spari. Un ruolo importante l’hanno svolto però le telecamere di videosorveglianza. Un episodio che ha fatto ritornare la paura tra le strade che brulicano di turisti ed attività commerciali. Immediata però la risposta dello Stato.

Foto: La Repubblica

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