Il consiglio dei ministri ha approvato ieri il decreto che prevede uno stanziamento di fondi per gli sfollati di Scampia. Il Comune di Napoli riceverà dal Dipartimento della Protezione Civile fino a 917mila euro per il 2024 e 2,1 milioni di euro per il 2025. Il contributo mensile – a seconda della composizione del nucleo familiare – andrà da 400 a 900 euro, con ulteriori 200 euro in presenza di over 65 e persone con invalidità almeno del 67%. Intanto le famiglie delle vittime del crollo potranno alloggiare in un bene confiscato alla criminalità organizzata a Secondigliano.
Crollo di Scampia, famiglie delle vittime andranno in un bene confiscato a Secondigliano
Il massimo contributo previsto per gli sfollati è pari a 1100 euro al mese per nucleo familiare. Le domande presentate dagli sfollati agli uffici comunali sono state 219, quelle accolte 205 per circa 800 persone. Intanto già ieri sono stati emessi i mandati di pagamento per 131 famiglie ammesse al contributo. Il Comune di Napoli verserà in questa prima fase, circa 300mila euro. Successivamente la corresponsione del contributo avverrà con cadenza mensile.
I familiari delle vittime del crollo della Vela andranno invece in due appartamenti di proprietà del Comune sottratti alla criminalità organizzata. Le abitazioni si trovano a Secondigliano, lungo corso Vittorio Emanuele III, e sono state di recente ristrutturate.
Prosegue intanto anche l’inchiesta per accertare omissioni e responsabilità nel crollo del ballatoio. Nell’attesa che vengano ascoltate le persone informate sui fatti tra residenti, tecnici e dirigenti comunali, la Procura sta acquisendo e analizzando anche filmati su Tiktok dove già un anno fa si denunciava la grave situazione di degrado della Vela celeste.