Il corpo ritrovato a Pianura, in via Torre Poerio, dopo lo spegnimento di un incendio in località Montagna Spaccata, al confine tra Napoli e Quarto, appartiene a Gennaro Ramondino. L’identificazione è avvenuta nella tarda serata.
Omicidio a Pianura, Gennaro Ramondino ucciso e dato alle fiamme
Il cadavere, bruciato nel tentativo di cancellare ogni traccia, presentava tre fori di proiettile, come rilevato dal medico legale. Secondo le indagini della squadra mobile di Napoli, Ramondino, vent’anni, potrebbe essere stato vittima di un regolamento di conti.
Il giovane, originario di Fuorigrotta, aveva piccoli precedenti e un forte legame con il clan Santagata, una fazione criminale emergente nelle piazze di spaccio a ovest di Napoli, che sta guadagnando terreno dopo i duri colpi inflitti dalle forze dell’ordine ad altre organizzazioni.
Il precedente
Ramondino era già sfuggito alla morte due anni fa, quando fu ferito a una gamba e a un braccio durante un agguato a Varcaturo. Questa volta, però, non è riuscito a salvarsi: è stato probabilmente ucciso in un luogo diverso da quello del ritrovamento e poi bruciato tra le sterpaglie. L’omicidio potrebbe essere la conseguenza di uno sgarro o un messaggio diretto al clan Santagata da parte di gruppi rivali.