Napoli. Delitto di via Caravaggio, si scava nella vita dell’ex tassista. Prosegue il mistero

Napoli. Prosegue il mistero sulla morte di Francesco Bosco, 47enne ex tassista trovato senza vita ieri pomeriggio nel suo appartamento di via Caravaggio a Fuorigrotta. La scoperta è stata effettuata dal cognato, il marito della sorella con cui si sentiva spesso telefonicamente, che non aveva più sue notizie da giorni. Recatosi a casa sua, dunque, si è ritrovato davanti agli occhi una scena raccapricciante: l’uomo era a terra in una pozza di sangue con il cranio fracassato. Sul posto è subito arrivata quindi la polizia.

Le luci dell’abitazione erano tutte accese, la porta a quanto pare non presentava nessun segno di effrazione. Anche dell’arma con cui è stato colpito nessuna traccia. Una delle ipotesi è quella di un pesante posacenere che non è stato ritrovato in casa. E ancora, Bosco conosceva il suo assissino? E’ stato lui ad aprirgli la porta? La vittima stava facendo un trasloco e dunque potrebbe anche essere stato colto di sorpresa da qualcuno mentre l’ingresso era aperto. Al momento non si conosce nemmeno l’orario della morte, sarà l’autopsia a stabilirlo.

Nel frattempo la polizia, che sta cercando di fare luce sul caso, ha acquisito le immagini di videosorveglianza della strada e nelle prossime ore interrogherà amici e parenti. La vita di Bosco, da quanto si sa al momento, era tranquilla e non aveva rapporti burrascosi con nessuno anche se la morte di sua madre, avvenuta circa 1 anno fa, lo avrebbe fatto piombare in uno stato di depressione. Adesso si scava nelle sue frequentazioni per cercare di capire chi e perchè abbia deciso di massacrarlo. Al momento gli investigatori non escludono nessuna pista.

 

 

Ti potrebbe interessare

Torna in alto