Corrado Finale travolto e ucciso da un’auto a Marano: Taglialatela resta in carcere

Resta in carcere Aurelio Taglialatela, il 20enne accusato di aver investito con la sua auto e ucciso Corrado Finale. Il gip del Tribunale di Napoli Nord, Fabrizio Forte, ha deciso di non convalidare il fermo per il ragazzo, che si è costituito spontaneamente in caserma, ma ha applicato nei suoi confronti la misura della custodia cautelare in carcere, accogliendo così la richiesta avanzata dalla Procura.

Corrado Finale travolto e ucciso da un’auto a Marano: Taglialatela resta in carcere

L’ordinanza del giudice per le indagini preliminari evidenzia soprattutto la “particolare spregiudicatezza” di Taglialatela, rivelando nuovi dettagli su quella tragica notte a Marano, tra sabato e domenica. Le tensioni che si protraevano da mesi erano nate dal disappunto di Taglialatela – difeso dagli avvocati Alfonso Vozza e Luigi Poziello – nei confronti della relazione tra sua sorella e Antonio Galdiero, amico di Corrado.

Secondo quanto riportato nell’ordinanza, la sera dell’incidente Corrado e il suo amico Antonio, che era con lui a bordo di uno scooter, avrebbero atteso Taglialatela fuori dalla sua abitazione. Quando quest’ultimo stava rientrando a casa, i due ragazzi avrebbero estratto un martello e frantumato il finestrino della sua auto. A quel punto, Taglialatela li avrebbe inseguiti e infine investiti, causando la morte di Finale e gravi lesioni a Galdiero, attualmente ricoverato all’ospedale di Pozzuoli.

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