Da stasera la Guardia Medica di Melito avrà una guardia giurata. Questa e anche altre misure di sicurezza sono state adottate dal Prefetto di Napoli, Michele Di Bari, e dal Direttore generale dell’Asl Napoli 2 Nord, Mario Iervolino, a seguito del Comitato per l’ordine e la sicurezza convocato nel primo pomeriggio di oggi, a Melito, dopo le aggressioni di ieri sera in ambulatorio.
Medici aggrediti a Melito, l’ambulatorio di piazza Santo Stefano avrà guardia giurata
Il presidio di piazza Santo Stefano è stato dichiarato “punto sensibile” e, da questo momento, sarà istituito un “punto a punto con le forze di polizia“. Due giovani medici della guardia medica di Melito sono stati aggrediti da tre donne e due uomini per non aver effettuato una visita domiciliare per una loro parente che aveva solo la febbre. Secondo le linee guida, la visita a domicilio per i medici della Guardia Medica, così come per il medico di base, è prevista solo in caso di gravi condizioni che impediscono lo spostamento del paziente.
Medici aggrediti a Melito, l’ambulatorio di piazza Santo Stefano avrà guardia giurata
Fino ad oggi le aggressioni che si sono verificate ad inizio anno nelle strutture sanitarie che insistono sui territori di competenza dell’Asl Napoli 1 e Napoli 2 Nord sono in totale 56. “L’obiettivo è quello di istituire pian piano più drappelli nei presidi sanitari – ha detto il Prefetto di Napoli -. Già da tempo abbiamo adottato oltre 6 drappelli tra Napoli e provincia. C’è un sistema di prevenzione abbastanza efficace”.
Rispondendo a una domanda sulle ragioni dietro le frequenti aggressioni, come quella di Melito, Di Bari ha sottolineato la “mancanza di senso civico e rispetto per le istituzioni e in particolare per quello sanitario, che deve essere sacro. È necessario che l’utenza comprenda che i medici sono un’istituzione al servizio dell’intera comunità. Chi aggredisce un medico va condannato, perché significa privare la sanità pubblica di una risorsa, e questo non deve accadere”.