Giugliano, clima teso tra municipale e amministrazione: “Ristabilire condizioni lavorative accettabili”

C’è ancora un clima teso tra la polizia municipale di Giugliano e l’amministrazione comunale. Dopo lo stato di agitazione e l’assemblea proclamata lo scorso 6 settembre, anche nel weekend i caschi bianchi hanno riattivato la forma di protesta in occasione della processione di San Giuliano. Gli agenti spiegano che ci sono valide motivazioni alla base della protesta. 

Le motivazioni alla base della protesta sono diverse e riportate dai sindacati in una nota: dalla “carenza cronica di personale, ambienti di lavoro e spogliatoi inadeguati e fatiscenti, carichi di lavoro non di competenza, mancata regolamentazione dell’orario di servizio e dell’erogazione dei buoni pasto, gestione del personale non conforme al dettato contrattuale”. A incidere secondo i caschi bianchi anche l’assenza di un comandante. Da oltre tre anni il comando vive una situazione di instabilità e ora ad acuire le difficoltà le dimissioni dell’ultimo comandate, Emiliano Nacar. 

I sindacati chiedono così al sindaco, al prefetto di avere un incontro per “ristabilire condizioni lavorative accettabili e instaurare un necessario clima di distensione all’interno del comando di polizia locale”. 

Giugliano, i sindacati riattivano lo stato di agitazione della Polizia Locale

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