Boss Delle Cerimonie Confisca Completata Hotel La Sonrisa

Avviata ufficialmente la procedura di acquisizione al patrimonio comunale mediante confisca dell’hotel “La Sonrisa”, già oggetto di sequestro avvenuto nel 2016 per una lottizzazione abusiva contestata dalla Procura. Oggi sono state finalmente rese note le motivazioni della sentenza della Corte di Cassazione che ordina l’acquisizione a titolo gratuito dell’intera area di oltre 40mila metri quadri. Ad annunciarlo è stato il sindaco di Sant’Antonio Abate, Ilaria Abagnale.

Sant’Antonio Abate, completata la confisca dell’hotel “La Sonrisa”: incognita sul futuro della famiglia Polese

«Abbiamo atteso per otto mesi la pubblicazione delle motivazioni della sentenza – ha spiegato la Abagnale -. Adesso, con gli uffici comunali sono stati stilati tutti gli atti d’indirizzo per avviare l’acquisizione del bene, in vista del successivo cronoprogramma per liberare immobili e terreni. Nei prossimi giorni – prosegue – è stata programmata una riunione gestionale che delineerà in maniera oculata il cronoprogramma delle attività, che saranno valutate di concerto con gli uffici comunali. Il cronoprogramma sarà successivamente sottoposto al vaglio delle Prefettura e della Procura Generale di Napoli».

Cosa succederà alla location del “Boss delle Cerimonie”?

Con la confisca de “La Sonrisa” ci si chiede ora quale sarà il destino della struttura diventata popolare per essere il set del noto programma televisivo “Il Boss delle Cerimonie”. Da febbraio 2024, data della sentenza della Corte di Cassazione, il comune di Sant’Antonio Abate aveva trovato un accordo con la famiglia Polese, ritenuti occupanti “sine titulo”: continuare a usufruire del bene in cambio del versamento di un canone mensile di quasi 30mila euro come “indennità di occupazione”, svolgendo solo attività e cerimonie già concordate prima della sentenza.

Adesso, con la pubblicazione delle motivazioni da parte della Cassazione, il sindaco annuncia che ogni “il futuro della struttura sarà condiviso e deciso” in sinergia con la prefettura e la Procura Generale. A rischio ci sono decine di posti di lavoro. L’Hotel potrebbe essere affidato a soggetti privati mediante la pubblicazione di un bando, trasformando di fatto l’opera in un bene di pubblico interesse. Ma è da capire se e come la famiglia Polese potrà restare nella disponibilità della struttura.

continua a leggere su Teleclubitalia.it
resta sempre aggiornato con il nostro canale WhatsApp