Contrasto alla violenza sessuale sui minori. Il 12 novembre, la Polizia di Stato e il Centro Operativo per la Sicurezza Cibernetica Campania, Basilicata e Molise con l’ausilio dell’omologo Centro Operativo Lombardia ha dato esecuzione all’ordinanza di una custodia cautelare in carcere e di una detenzione domiciliare, emessa dal Giudice per le Indagini Preliminari, su richiesta della Procura della Repubblica, nei confronti di due uomini, residenti a Milano, gravemente indiziati dei reati di violenza sessuale e produzione di materiale pedopornografico ai danni di un bambino, della provincia di Salerno, più piccolo di 14 anni.
Da Milano adescano bambino di Salerno e lo costringono a compiere atti sessuali: scattano gli arresti
Le indagini, svolte dalla Sezione Operativa per la Sicurezza Cibernetica di Salerno, hanno documentato che i due uomini, dopo aver adescato in rete il bambino, approfittando della sua immaturità lo hanno indotto a compiere atti sessuali e a inviare loro, video e immagini a contenuto sessualmente esplicito. Dall’analisi dei dispositivi sottoposti a sequestro, sono emerse, inoltre, richieste e pressioni per avere incontri in presenza compiute dall’indagato, destinatario della custodia cautelare in carcere.
Le investigazioni, coordinate dal C.N.C.P.O. – Centro Nazionale per il Contrasto alla Pedopornografica Online, hanno consentito di identificare i due soggetti, che si celavano dietro sistemi di messaggistica, utilizzati proprio per contattare minori e per creare un circuito di informazioni, facendo emergere anche le condotte di adescamento e detenzione di materiale pedopornografico di altri due indagati, il primo residente nella provincia di Torino e il secondo nella provincia di Foggia, su cui sono in corso approfondimenti investigativi. Gli indagati sono in ogni caso da ritenersi innocenti fino a sentenza definitiva.