Gli infermieri sono sempre in servizio, anche quando non indossano la divisa. A dimostrarlo è Sabrina Pepe, infermiera 33enne del reparto di Neonatologia dell’Ospedale San Paolo di Fuorigrotta, che ha salvato la vita a un uomo colto da un malore improvviso in via Pignasecca.
Napoli, infermiera salva un uomo colto da malore in strada: il racconto di Sabrina Pepe
La vicenda si è consumata a pochi passi dall’Ospedale Vecchio Pellegrini. Sabrina, che si trovava fuori servizio, ha notato un uomo ultracinquantenne accasciarsi a terra. “In un primo momento ho pensato che fosse inciampato, ma poi l’ho visto seduto su un gradino, sofferente, con il braccio sinistro stretto al petto. Ho capito subito che stava avendo un problema cardiaco e sono tornata indietro di corsa”, racconta l’infermiera. L’uomo, privo di conoscenza e senza polso carotideo, mostrava chiari segnali di arresto cardiaco. Sabrina, senza esitazioni, ha iniziato a praticare il massaggio cardiaco mentre chiedeva ai passanti di allertare i soccorsi. “Non sapevo se qualcuno avesse davvero chiamato il 118, ma non potevo fermarmi. Dopo alcuni istanti l’uomo ha mostrato piccoli segni di ripresa”, prosegue Sabrina.
Vista la vicinanza al pronto soccorso del Vecchio Pellegrini, l’uomo è stato trasportato in auto fino all’ospedale, dove è stato preso in carico dai medici in codice rosso. Dopo circa un’ora di attesa, Sabrina è tornata al nosocomio per avere notizie. “Temevo di ricevere una notizia terribile, ma invece mi hanno detto che ce l’aveva fatta. Era stabile e fuori pericolo. È stato un sollievo enorme”, racconta emozionata.
Il gesto di Sabrina non è passato inosservato. L’Ordine delle Professioni Infermieristiche (Opi) di Napoli, presso cui l’infermiera è iscritta dal 2015, ha deciso di tributarle un encomio. La presidente dell’Opi Napoli, Teresa Rea, ha elogiato l’infermiera definendola “un esempio di professionalità, umanità e aderenza ai valori del Codice deontologico”. “La collega Sabrina Pepe ha interpretato al meglio i valori che animano la nostra professione. Il suo gesto dimostra che essere infermieri è molto più di un mestiere: è un impegno costante verso la vita e gli altri”, ha concluso la presidente Rea.