Incendio nel b&b a Napoli, Emanuele morta soffocata dai fumi. Giallo sul suo viaggio

Il corpo di Emanuela Chirilli è stato trovato priva di vita a terra, a pochi passi dal letto e vicinissima a una porta che avrebbe potuto rappresentare la sua salvezza, ma che non è riuscita ad aprire. È morta soffocata dai fumi di un incendio violento e improvviso, divampato nella casa vacanze dove aveva deciso di pernottare a Napoli, in piazza Municipio.

Incendio nel b&b a Napoli, Emanuele morta soffocata dai fumi. Giallo sul suo viaggio

La tragedia si è consumata nella notte tra giovedì e venerdì, poco prima delle quattro. Emanuela deve essersi svegliata bruscamente mentre le fiamme avvolgevano la stanza al settimo piano della struttura. L’aria, satura di monossido di carbonio, ha reso l’ambiente irrespirabile. Nonostante Emanuela abbia cercato disperatamente di fuggire, la giovane non è riuscita a mettersi in salvo. Quando i vigili del fuoco sono arrivati sul posto, per lei era ormai troppo tardi.

Ci sono volute quasi due ore per domare l’incendio, le cui fiamme erano visibili persino dalla piazza sottostante. Nella struttura erano presenti anche altri ospiti, che però sono rimasti illesi. Questo lascia supporre che l’incendio sia stato innescato proprio nella stanza di Emanuela. La giovane era sola e ha tentato con tutte le sue forze di salvarsi.

Le indagini sul luogo della tragedia, durate oltre dodici ore, hanno portato a ipotizzare che l’incendio sia stato provocato da un corto circuito. Tuttavia, a causa dei danni ingenti causati dal fuoco, è difficile stabilire con precisione l’origine del guasto. Si parla di un dispositivo collegato a una presa elettrica o di una multipresa che potrebbe aver scatenato l’inferno.

I punti oscuri

Intanto è giallo sulla permanenza della 27enne a Napoli: la giovane avrebbe pernottato soltanto una notte e la mamma, ignara di tutto, era convinta che fosse già a Lecce. Da capire anche se dovesse incontrare qualcuno. Elementi utili in questo senso potranno essere ricavati dall’esame del cellulare. La Procura ha disposto l’autopsia sul corpo della giovane salentina.

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