Inchiesta rifiuti Giugliano, Pirozzi: “Trascorso mesi infernali ma ero certo del mio operato”

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Sindaco Nicola Pirozzi. Ieri è stata rigettata la richiesta di arresti domiciliari nei suoi confronti. Come si sente riguardo a questa decisione?

C’è grande soddisfazione, perché leggendo le motivazioni del GIP emerge chiaramente la mia estraneità ai fatti. Questo dimostra la correttezza dei miei adempimenti amministrativi e che il mio operato è stato uno dei più corretti in ambito amministrativo. Sono soddisfatto sia personalmente che dal punto di vista del mio collegio difensivo.

In questi mesi, molti le hanno chiesto di dimettersi e di fare un passo indietro. Ha anche deciso di autosospendersi dal suo partito, il PD. Alla luce di quanto accaduto, pensa di aver preso la decisione giusta?

Assolutamente sì. Fin dall’inizio ho deciso di non dimettermi, sicuro del lavoro svolto e della vigilanza esercitata. Affrontare un interrogatorio con rischio di domiciliari è stato difficile, ma ho voluto dimostrare che ci tengo a fare il sindaco con scienza e coscienza. I cittadini mi hanno votato per portare a termine questo mandato e dar loro soddisfazioni.

Sono stati due mesi difficili anche da un punto di vista umano?

Molto, molto. Ho vissuto quasi tre mesi di inferno. Poche ma buone persone mi sono state vicine, e nei momenti di difficoltà ho visto chi mi vuole veramente bene: la mia famiglia, le mie sorelle, le mie figlie e anche amici fidati e il mio staff, che hanno sempre creduto in me. Questo è stato fondamentale.

Ha avuto momenti di particolare difficoltà?

Sì, giorni in cui non ho dormito perché sentivo il peso di fatti che non avevo commesso. Partecipare a eventi pubblici non era facile, a volte era difficile mantenere il contatto visivo con le persone, che non conoscevano la verità e giudicavano solo in base ai titoli giornalistici.

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