Nella serata del 30.04.16 alle 19,30 circa, in Giugliano in Campania, sulla ex SS162 Asse Mediano al km 13+750 (nei pressi dell’uscita Aversa-Melito) si verificava un incidente stradale con esito mortale dove perdeva la vita un giovane di anni 21, Luciano Ventre di Lusciano, passeggero di un motociclo Yamaha T-Max. Le cause del sinistro stradale, presumibilmente attribuibili alla alta velocità ed al mancato rispetto delle norme del codice della strada, sono tutt’ora in corso di accertamento da parte del personale della Sezione Polizia Stradale di Napoli.
In quei frangenti altri utenti della strada riferivano che dal luogo dell’incidente vedevano allontanarsi nelle campagne adiacenti un uomo con il casco il quale zoppicava vistosamente. Alla luce di quanto appreso si dava inizio ad una incessante attività di indagine che portava ad individuare il proprietario del motoveicolo, il quale riferiva di averlo prestato a due suoi conoscenti.
A questo punto veniva individuato il reale conducente della motocicletta quale Luciano Pezone, di anni 33, persona sottoposta all’obbligo di soggiorno nel Comune di Lusciano, gravato da numerosi precedenti penali. Questi, alla luce dei riscontri effettuati, pur avendo avuto la possibilità di un ravvedimento nelle ore successive al tragico evento in cui perdeva la vita l’amico, sperava che non si riuscisse a risalire alla sua presenza a bordo della motocicletta, così evitando le gravi conseguenze che senz’altro sarebbero derivate alla luce della recente normativa sull’omicidio stradale.
Pezone veniva cosi arrestato per essersi sottratto alle prescrizioni previste daL’articolo 75 co.2 D. Lgs. 159/2011 ed indagato per il delitto previsto e punito dall’art. 589bis col del Codice Penale (reato di omicidio stradale) con l’aggravante prescritta dafl’art.589 ter c.p. per essersi dato alla fuga con conseguenza della morte di una persona.