Padre Maurizio Patriciello ha deciso di rivolgere un appello a Report, il programma di approfondimento giornalistico della Rai, per mettere in luce una questione delicata riguardo la gestione delle interviste (alcune delle quali rilasciate in occasione delle ultime puntate del noto programma di approfondimento). Nella sua missiva, il sacerdote esprime il suo sconcerto per il modo in cui le interviste vengono frequentemente presentate al pubblico, riducendo ore di conversazione a pochi, veloci e talvolta fuorvianti minuti.
Don Patriciello attacca Report: “Vi sembra giusto ciò che avete fatto?”
“Permettimi di rivolgerti una domanda”, inizia Don Patriciello, ponendo interrogativi fondamentali sulla correttezza e sull’onestà del lavoro giornalistico. Dopo aver accettato l’invito a parlare di una tematica sensibile, Padre Patriciello si è trovato a dover difendere il tempo e l’impegno profuso in un colloquio che, secondo lui, è stato ridotto a poco più di un frammento. “Non credi che chiunque, potrebbe, con questo sistema, fare dire a chiunque tutto e il contrario di tutto?” chiede, suggerendo che un uso intenzionale delle tecniche di montaggio possa distorcere significati e intenti.
L’intervento di Padre Patriciello va oltre la questione personale, toccando un nervo scoperto del giornalismo moderno: l’accuratezza e l’integrità nella comunicazione. Con grande rispetto nei confronti del conduttore e dei suoi collaboratori, il sacerdote esprime il desiderio che il tempo e le parole spese per condividere una storia possano essere valorizzati, piuttosto che sacrificati sull’altare dell’audience. Il messaggio si concluse con un’affettuosa benedizione, mettendo in risalto quanto la comunicazione autentica e il dialogo sincero siano essenziali, non solo per i media e i loro intervistati, ma anche per il pubblico che segue tali programmi