Aversa, 14enne pestato dal branco nell’istituto alberghiero: calci e pugni in faccia

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Il fenomeno della violenza tra i giovani sembra non avere fine, un malessere crescente che continua a manifestarsi in atti sempre più gravi ed efferati. L’ultimo grave episodio si è verificato all’istituto professionale alberghiero “Rainulfo Drengot” di Aversa, dove Giovanni (nome di fantasia), 14 anni del Napoletano, è stato aggredito ieri mattina da un gruppo di ragazzi, poco più grandi di lui, con calci all’addome e pugni al volto. Per dispetto gli sono stati danneggiati gli occhiali da vista. Quelli che i genitori di Giovanni con grande sacrificio gli avevano comprato da poco. A scatenare la violenza un video su TikTok che la vittima stava guardando e che avrebbe indispettito uno del gruppo.

Aversa, 14enne pestato dal branco nell’istituto alberghiero: calci e pugni in faccia

 

Ma riavvolgiamo il nastro. Sono le 12.40, l’insegnante della lezione precedente ha appena lasciato la classe. I ragazzi, insieme a Giovanni, aspettano l’arrivo del prossimo docente per poter uscire. Nel frattempo, il 14enne apre TikTok sul suo smartphone e inizia a scorrere il feed del social, finché non si imbatte in un video che attira la sua attenzione. D’un tratto un ragazzo da un’altra classe entra nell’aula, nota Giovanni con il cellulare in mano e, a causa del video che sta guardando, scatta una discussione.

I due provano a fare pace e il ragazzo convince Giovanni ad allontanarsi dal suo banco. Ma appena fuori dalla classe, mentre gli tende la mano come segno di amicizia, il giovane lo colpisce con un pugno in faccia. Improvvisamente il 14enne si trova circondato da altri cinque ragazzi. Sono tutti più grandi di lui, alcuni anche ripetenti. Inizia il pestaggio: schiaffi e pugni in faccia, calci all’addome, e gli rompono gli occhiali nuovi. Poi uno del gruppetto estrae un coltellino e lo minaccia.

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È stata mia moglie a telefonarmi e ad avvisarmi di quello che è accaduto a nostro figlio. Io ero al lavoro e mi sono precipitato a scuola. Nessuno è intervenuto. Nemmeno gli insegnanti – ci racconta il padre di Giovanni -. So che per ogni piano dell’istituto scolastico c’è un responsabile, un collaboratore scolastico che dovrebbe vigilare lungo i corridoi e nelle aule durante il cambio d’ora. In quella circostanza, dov’era? Oggi mio figlio ha preso gli schiaffi, ma se quel coltello lo avesse sfiorato che cosa sarebbe successo?”. Subito dopo l’aggressione, uno del branco ha pubblicato una frase in napoletano su Instagram: “E che scasso, oggi”. Quando il padre del 14enne ha letto il messaggio, ha provato a contattare il ragazzo, chiedendogli di poter parlare con uno dei suoi genitori. In risposta, però, si sarebbe sentito rivolgere una frase irrispettosa dall’adolescente.

Le cure in ospedale

 

Nel frattempo, la vittima è stata accompagnata dai genitori al pronto soccorso dell’ospedale Moscati di Aversa: ha riportato contusioni al viso e al fianco sinistro. Sta bene, ma è ancora molto provato per l’accaduto. Finora non sono stati adottati provvedimenti: il dirigente scolastico dell’istituto professionale di via Nobel, subito informato dei fatti, convocherà nelle prossime ore i ragazzi coinvolti per verificare quanto accaduto. Solo successivamente, insieme al consiglio di istituto, si deciderà se adottare provvedimenti disciplinari.

Avrei apprezzato che qualcuno accompagnasse mio figlio in ospedale, che si preoccupasse per lui. Non abbiamo ricevuto una telefonata da nessuno”, prosegue amareggiato il padre della vittima. Non è la prima volta, riferiscono i genitori di Giovanni e anche un’altra mamma di uno studente che frequenta lo stesso istituto professionale, che si verificano episodi di bullismo ad opera dello stesso gruppetto. “Dobbiamo porre fine a questa violenza. Pare che qualcuno dei presenti che ha assistito all’aggressione di mio figlio abbia ripreso la scena con il cellulare. Denunceremo tutto ai Carabinieri, però mi faccia dire una cosa: dopo questo episodio, ho vergogna di dire che sono napoletano”, conclude il padre di Giovanni.

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