Chiesto l’ergastolo per Stefania Russolillo: tensioni durante il processo per l’omicidio di Rosa Gigante

Scuse in aula di Stefania Russolillo: tensioni durante il processo per l'omicidio di Rosa Gigante
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Napoli. Ha chiesto l’ergastolo il sostituto procuratore di Napoli Maurizio De Marco per Stefania Russolillo, la donna accusata di essere l’assassina di Rosa Gigante, la 72enne mamma del tiktoker Donato De Caprio. Clima teso nell’aula 114 del Nuovo Palazzo di Giustizia di Napoli, dove l’imputata ha preso la parola davanti ai giudici della Corte di Assise.

Scuse in aula di Stefania Russolillo: tensioni durante il processo per l’omicidio di Rosa Gigante

Rosa Gigante, 72 anni, madre del noto tiktoker Donato De Caprio, conosciuto come il “re dei panini” per i suoi tre milioni di follower, è stata brutalmente uccisa il 18 aprile 2023, dalla vicina di casa. “Voglio chiedere scusa, sono mortificata, non ho parole per i gesti che ho fatto”, ha dichiarato l’imputata, visibilmente provata.

La reazione dei familiari della vittima è stata immediata e dura. Uno dei parenti, in preda alla rabbia, ha urlato: “Non puoi chiedere scusa, assassina”. L’intervento del giudice è stato necessario per riportare la calma e permettere alla Russolillo di proseguire. La donna ha continuato il suo intervento, cercando di esprimere il suo pentimento: “Non dormo la notte… non me ne sono resa conto… sono arrivata all’estremo, è difficile”. Ha anche spiegato di scrivere quotidianamente a psicologi e psichiatri, nel tentativo di comprendere e affrontare le proprie azioni: “Non riesco a dare un senso a quello che ho fatto, non mi riconosco in quei gesti”.

Le scuse dell’imputata sono arrivate subito dopo una richiesta del suo avvocato di acquisire nuovi atti, approvata dai giudici dopo aver ascoltato le parti in causa. La difesa della Russolillo sta cercando di delineare un quadro completo delle sue condizioni psicologiche al momento del delitto, nel tentativo di mitigare le responsabilità dell’imputata. Donato De Caprio, il figlio della vittima, era presente in aula insieme ad altri familiari.

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