Aversa. Sei mesi fa Francesco Matacena è stato eletto sindaco di Aversa, una delle città più importanti della Campania. Nell’intervista durante la trasmissione di Teleclubitalia “Campania Oggi” il primo cittadino ha raccontato le sfide affrontate, i successi ottenuti e i progetti per il futuro della città normanna.
Sindaco Matacena, sono passati sei mesi dalla sua elezione. Si aspettava un incarico così impegnativo? “No, assolutamente. Non considero difficile il ruolo, ma sicuramente ci sono momenti di riflessione. Sono una persona ottimista, guardo sempre al futuro con entusiasmo e affronto le sfide con determinazione.” I primi mesi non sono stati una luna di miele: ha trovato una città con problemi strutturali. Lo stato dell’amministrazione era peggiore di quanto si aspettasse? “Non mi piace evidenziare criticità, preferisco trovare soluzioni. Aversa è una città complessa, con problemi atavici come il traffico. Tuttavia, abbiamo già avviato percorsi per affrontarli concretamente.”
Uno dei risultati più importanti della sua amministrazione è stato rendere più sane le finanze del comune. Un obiettivo raggiunto con discrezione ma di grande rilevanza. “L’amministrazione precedente aveva presentato un piano di riequilibrio, noi lo abbiamo rimodulato e abbiamo restituito 10 milioni di euro al Ministero, riducendo i vincoli e dando più libertà di manovra alla città.” Restituire il fondo di rotazione è stata una scelta coraggiosa. Qual è stato l’impatto concreto di questa decisione? “Abbiamo paragonato questa scelta a una famiglia che accende un mutuo senza usarlo e pagando solo interessi. Noi non pagavamo interessi, ma avevamo vincoli che ora abbiamo eliminato. Questo ci permetterà, tra le altre cose, di assumere nuovo personale.”
Parliamo proprio delle assunzioni. Aversa è cresciuta, ma l’organico comunale è drasticamente ridotto. Quali sono i piani per potenziare la struttura amministrativa? “Negli anni 2000 avevamo circa 400 dipendenti, oggi poco più di 100, inclusi i vigili urbani. È essenziale rinforzare l’organico per garantire servizi adeguati a una città in continua crescita. Abbiamo rimodulato la struttura organizzativa e avviato un processo di rotazione del personale.”
Sul tema sicurezza, aveva annunciato un patto con la Prefettura. A che punto siamo? “La bozza del patto è pronta per la firma e abbiamo integrato punti fondamentali. Nel frattempo, la collaborazione con Prefettura e Forze dell’Ordine ha già portato a una maggiore presenza sul territorio, soprattutto nei fine settimana.” Un tema molto dibattuto è stato quello delle luminarie natalizie rimosse dall’Arco dell’Annunziata. Cosa è successo? “Da anni le luminarie venivano collocate lì, ma quest’anno è emerso un problema di autorizzazioni. Siamo sempre rispettosi delle regole e, per il futuro, gli uffici opereranno con maggiore attenzione.”
Un altro problema riguarda le scuole e la manutenzione degli edifici scolastici. Come mai si è arrivati a una situazione di emergenza? “Uscendo da una gestione commissariale e insediandoci a luglio, probabilmente si poteva fare di più. Abbiamo avviato un monitoraggio degli edifici scolastici e proposto l’istituzione di un libretto di manutenzione per garantire un controllo costante.”
Passiamo ai lavori pubblici. A che punto siamo con Via Cirigliano e Via Nobel? “Via Cigliano sarà aperta a breve, è una questione di giorni. Via Nobel poteva già partire, ma abbiamo scelto strategicamente di posticipare i lavori dopo le festività natalizie per evitare disagi.”
Sindaco, la sua maggioranza è composta da forze eterogenee. Le tensioni interne le hanno creato qualche notte insonne? “No, dormo tranquillo. Ho esperienza e pazienza. Certo, la maggioranza è formata da forze diverse, ma il mio obiettivo è sempre stato generare benessere per la collettività. Abbiamo avuto momenti di confronto, ma la verifica di maggioranza ci aiuterà a consolidare la squadra.”
C’è stato un caso legato alla nomina dell’Assessore all’Urbanistica, trasmesso in Procura. Qual è la sua posizione? “La segretaria comunale ha agito nel rispetto delle regole. Si tratta di una questione formale e non sostanziale. Sono fiducioso che tutto si chiarirà.” Lei proviene dal mondo professionale e non politico. Pensa che la città faccia fatica ad accettare un sindaco ‘tecnico’? “Forse non sono un politico, ma non sono neanche un politicante. Ho sempre avuto un’idea chiara di cosa serva per il bene comune. Aversa ha potenzialità enormi e deve essere valorizzata come capitale culturale e turistica.”
Che voto si dà per questi primi sei mesi di amministrazione? “Mi do un sei. Avremmo voluto fare di più, ma lavoriamo in silenzio e con costanza. Sono convinto che insieme si possa andare lontano.” Ultima curiosità: la bicicletta la usa ancora? “Sì, ma nell’ultimo mese meno, perché fa freddo!”