Patto camorra-politica a Giugliano, sequestrati beni per 300mila euro a Poziello

Poziello Sequestro 300mila Euro
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È pari a 300mila euro il sequestro di beni nei confronti dell’ex sindaco Antonio Poziello. Nell’inchiesta che ha portato agli arresti 25 soggetti tra camorristi e politici, ci sono anche provvedimenti di sequestro. E nel caso dell’ex primo cittadino, secondo i magistrati, è questa la somma delle tangenti intascate per opere e servizi pubblici. A finire sotto i sigilli della Procura sono beni immobili intestati a familiari di Poziello che, nella ricostruzione degli investigatori, sarebbero investimenti fatti proprio grazie ai soldi delle tangenti.

Patto camorra-politica a Giugliano, sequestrati beni per 300mila euro a Poziello

 

Questi 300mila euro sarebbero il frutto di una parte degli episodi di corruzione contestati all’ex sindaco che non tiene conto di un altro episodio riportato nella maxi inchiesta, quello relativo alla strada di collegamento per la Base Nato. In quel caso si parla di una presunta maxi-tangente di ben 500mila euro ma, secondo il giudice, non essendoci l’aggravante mafiosa, il fascicolo passerà alla Procura di Napoli Nord e dunque si attende la decisione dei giudici di Aversa che potranno decidere di aprire un’inchiesta a parte.

Intanto, ieri sia Poziello che l’ex consigliere Paolo Liccardo si sono avvalsi della facoltà di non rispondere dinanzi al giudice. L’avvocato Michele Giametta impugnerà davanti al tribunale del Riesame l’ordinanza di custodia cautelare in carcere per tre dei capi d’imputazione ipotizzati dalla Procura. Non è escluso che, nel corso delle indagini preliminari, i due indagati, dopo aver accuratamente studiato il faldone di oltre 1400 pagine, chiedano di essere ascoltati dal pubblico ministero.

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