MARANO. Il cantiere dei lavori di ristrutturazione e restauro conservativo del chiostro di Santa Maria degli Angeli e parte del convento fu inaugurato a gennaio 2014, alla presenza di diverse autorità cittadine e regionali, tra cui il sindaco Angelo Liccardo, Fulvio Martusciello, all’epoca consigliere regionale, Antonio Di Guida, in quel periodo assessore provinciale al turismo, Francesco Guarino, nel 2014 consigliere provinciale di Forza Italia e da una folta rappresentanza di assessori e consiglieri comunali di Marano dell’epoca, tra cui la presidente del Consiglio comunale Angela Di Guida che, poi, in estate 2015, abbandonò la maggioranza per passare all’opposizione. La cerimonia di inaugurazione fu benedetta da don Giovanni Liccardo, in quel periodo ancora parroco della chiesa San Castrese.
Il progetto prese il via, dopo anni di stop da parte della Sovrintendenza. L’amministrazione Liccardo, tramite l’ex assessore Ruggiero, ha avuto il merito di essere riuscita ad invertire la rotta, e ad attuare un nuovo percorso, durante il quale le linee guida di gran parte degli interventi sono state dettate dalla Soprintendenza ai Beni Architettonici. Mercoledì prossimo, alle ore 10.00, è prevista l’inaugurazione. Ricordiamo che l’opera di restauro è stata finanziata nel 2009 con i fondi Più Europa per tre milioni di euro. Il 15 luglio 2010 (amministrazione Perrotta) fu approvato il progetto preliminare e il quadro economico.
Sempre a luglio dello stesso anno fu approvato il bando di gara per la progettazione definitiva, coordinamento della sicurezza, direzione lavori, aggiudicata dal raggruppamento temporaneo professionisti dell’ing. Mastellone di Castelvetere che presentò il 12,542% di ribasso sull’importo a base d’asta di 249mila390 euro. Del raggruppamento facevano parte anche gli ingegneri Michele Romano (di Castel San Giorgio, provincia di Salerno) e Sergio Di Nocera (Napoli) e gli architetti: Sara Ravezzi (Marano), Giuseppe De Astis (Napoli), Giovanni Orlando (Napoli). I lavori, comprensivi di progettazione esecutiva, invece, furono aggiudicati dall’ATI (Associazione Temporanea Imprese) Consorzio Stabile Cosap – Fabbrica del Restauro, per un importo di 1.732.397 euro (18,69% di ribasso sull’importo a base d’asta). Il contratto d’appalto fu sottoscritto il 28 settembre 2012. Ci son voluti circa 4 anni per portare a termine i lavori, in quanto, oltre alle problematiche legate al restauro, ne sono subentrate altre, tra cui l’istanza di abbattimento di un manufatto abusivo.
Mimmo Rosiello