Al pallonetto di gran classe di Insigne risponde De Guzmàn. Lo Swansea domina, ma sono Higuain ed Inler a firmare la qualificazione. Ora ci aspetta il Porto. Mancavano gli ottavi e Rafa, uomo di Coppa, ancora una volta zittisce le critiche e centra l’obiettivo. Di certo non il miglior Napoli, di certo non un gioco brillante, di certo non un Napoli che “ha mangiato erba” , ma Rafa docet e lo ha dimostrato. E a salire in cattedra è anche Mertens, è lui il jolly che ha cambiato volto ad una squadra sottotono in tutti i reparti, anche in attacco con Callejón e Higuain in affanno. Provvidenziali anche le parate allo scadere di Reina e il gol di Insigne che ha aperto le marcature.
La cronaca: Benitez sorprende tutti e punta, dal primo minuto, su Henrique, Pandev ed Insigne. Nei primi minuti del match i due team si studiano e la prima azione degna di nota è l’assist al bacio di Higuain per Callejón, chiuso magistralmente da Chico, seguita da un colpo di testa di Albiol in area, alto sulla traversa. Poco dopo lo Swansea risponde con Emnes, il suo pallonetto supera Reina, a salvare sulla linea è Albiol. Al 14′ è Higuain ad avere la prima vera palla gol: assist filtrante di Pandev per l’argentino che non inquadra lo specchio della porta. Ma il gol arriva nello spazio di un mattino: pallonetto di controbalzo di Insigne che con classe firma il vantaggio azzurro. La stessa classe, nell’azione seguente, dell’assist di Pandev per Higuain, ancora una volta impreciso. Al 23′ è lo Swansea a rendersi pericoloso: cross al centro di Routledge, provvidenziale l’intervento di Henrique.
Il pesante pareggio dello Swansea arriva al 30′: Henrique esce su Bony che di prima riesce a servire De Guzmàn che freddo buca Reina, destando l’ira di Benitez che chiedeva a Maggio di dialogare con il difensore brasiliano e forse a Reina di leggere meglio il tiro. E ad impedire il sorpasso dei gallesi è un intervento proprio di Reina che chiude l’attaccante avversario.
Un primo tempo in chiaroscuro, con un Napoli in discesa, dal bel gioco solo nella prima fase ma poco cinico in attacco e ancora impreciso in fase difensiva, si chiude con un tiro fuori misura di Behrami e uno allo scadere di Inler. Ad inizio ripresa il copione non cambia. È lo Swansea ad imporre il suo gioco, è il Napoli ad essere troppo impreciso in fase di costruzione e in fase d’interdizione.
Al 58′ ,dopo un penalty richiesto a torto dallo Swansea, Benitez prova a dare uno scossa alla squadra, priva di idee con l’ingresso di Hamsik per Pandev. Monk risponde con Dyer per Routledge. Scorrono i minuti e gli azzurri continuano a subire, sono sempre gli avversari a rendersi pericolosi e a sfumare il vantaggio al 66′ con Bony che di testa colpisce centrale per la facile presa di Reina. Il Napoli non c’è e a sorpresa Benitez sostituisce uno dei più reattivi, Insigne, con Mertens.
Finalmente gli azzurri cominciano timidamente ad attaccare ed Higuain al 78′ firma il gol del 2-1: uno-due di prima Mertens-Hamsik, assist dello slovacco per l’argentino che con un destro potente batte Worm. L’ultima fase di gioco è particolarmente concitata, tra palle gol dello Swansea, contropiedi sfumati dal Napoli, errori grossolani di Higuain e grandi parate di Reina. All’ultimo secondo, in ripartenza, arriva anche il 3-1 di Inler. Bastava vincere, questo era il dictat e il Napoli ha risposto all’imperativo del tecnico. Ora è finalmente tempo di ottavi, ci aspetta il Porto.