Spari contro la vettura privata di don Luigi Merola, il parroco anticamorra di Napoli. I carabinieri della tenenza di Marano, coordinati dalla Compagnia di Giugliano, al termine di un’accurata indagine, hanno riscontrato che si tratta di piombini sparati da un’arma ad aria compressa. I colpi sono stati sparati contro lo sportello lato-guida dell’autovettura (una Mazda 2) abitualmente guidata del parroco anticamorra, originario di Marano e tuttora residente nella cittadina a nord di Napoli. La denuncia è stata sporta stamani dal prelato e fondatore dell’associazione “A voce de creature”.
La notizia ha fatto rapidamente il giro della città, cogliendo di sorpresa persino le persone più vicine a don Merola, che è solito celebrare messa nell’istituto religioso Maria Agostina, ubicato tra i comuni di Marano e Mugnano. “L’ho saputo soltanto poco fa – ha spiegato al telefono il fratello del sacerdote -. Mi sono subito messo in contatto con Luigi per sincerarmi delle sue condizioni”. “Voglio esprimere a don Luigi Merola la solidarietà della Provincia di Napoli e mia personale per il grave gesto di cui è stato oggetto la scorsa notte”. Così l’assessore al turismo ed allo sviluppo della Provincia di Napoli, Antonio Di Guida, commentando la notizia dell’esplosione di due colpi di pistola nell’auto del sacerdote.“L’impegno civile di don Merola è noto a tutti, il suo impegno contro la criminalità organizzata rappresenta un esempio per tanti – ha concluso Di Guida – ma chi come me vive a Marano e gode della sua amicizia, può testimoniare anche del suo forte impegno a favore dei deboli, a partire dai bambini”.
“Voglio esprimere a don Luigi Merola la solidarietà della Provincia di Napoli e mia personale per il grave gesto di cui è stato oggetto la scorsa notte”. Così l’assessore al turismo ed allo sviluppo della Provincia di Napoli, Antonio Di Guida, commentando la notizia dell’esplosione di due colpi di pistola nell’auto del sacerdote.“L’impegno civile di don Merola è noto a tutti, il suo impegno contro la criminalità organizzata rappresenta un esempio per tanti – ha concluso Di Guida – ma chi come me vive a Marano e gode della sua amicizia, può testimoniare anche del suo forte impegno a favore dei deboli, a partire dai bambini”.
IL SINDACO In attesa che gli inquirenti facciano luce sul grave atto intimidatorio subito da don Luigi Merola esprimo la mia vicinanza e solidarietà – dice il sindaco Angelo Liccardo – Nessuno pensi che queste intimidazioni possano ostacolare il percorso di giustizia e riscatto morale che don Luigi sta portando avanti in tutti questi anni . E’, però, importante non abbassare la guardia e continuare insieme con l’aiuto di tutte le istituzioni su questo percorso di legalità. Auspico che la magistratura e le forze dell’ordine facciano chiarezza su quanto e’ accaduto, perseguendo i responsabili”.