Marano, il mercato pannino nell’area inidonea e sprovvista di servizi

Un’area mercatale vera, degna di tal nome e dotata dei servizi necessari e indispensabili E’ tempo, dopo anni di annunci, polemiche e palesi illegalità, che il Comune provveda a delocalizzazione l’attuale mercato pannino, da circa 20 anni ubicato in via Padreterno. Uno spazio angusto, privo di servizi igienici, situato a ridosso di abitazioni e stradine parallele, che in passato era stato assegnato in via provvisoria ma con la rassicurazione che, nel giro di pochi mesi, sarebbe stata individuata una zona realmente attrezzata. Nulla è stato fatto e da allora si continua ad operare in una situazione di assoluta illegalità.

L’iter mai espletato. L’indicazione del luogo in cui ubicare l’area fieristica o mercatale e la sua successiva realizzazione deve passare per alcuni step, ineludibili: delibera di giunta che dà mandato agli uffici preposti; indicazione del luogo e redazione di un progetto, che deve poi ritornare in giunta, prima di passare al vaglio del Consiglio comunale e successivamente della Regione, organo competente in materia. Un vero e proprio iter urbanistico che a Marano non è mai stato espletato. In via Padreterno mancano i servizi più elementari: luce, bagni chimici, senza tener conto dell’inefficiente impianto fognario che va in tilt ad ogni scroscio d’acqua e delle auto dei residenti che, a più riprese, passano tra i banchi del mercato. Persino i mezzi di soccorso hanno incontrato, nel corso degli anni, difficoltà a muoversi nello spazio così ristretto.

Il finanziamento non sfruttato. Eppure il Comune di Marano (periodo 2010-2011) aveva beneficiato di un finanziamento regionale, per un importo complessivo di 600 mila euro, per la riqualificazone o delocalizzazione dell’attuale area mercatale. La zona era stata già individuata. Si sarebbe dovuta realizzare in quel lembo di territorio (10 mila metri quadri) che funge da parcheggio per il cimitero di via Vallesana, estendendosi fino alla vicina scuola Mallardo. Con quei fondi il Comune avrebbe garantito tutti lavori, mentre per l’esproprio dei terreni (quelli a ridosso della scuola) si sarebbe puntato sull’accordo con gli attuali proprietari. Terreno in cambio di una concessione edilizia. Tutto saltò per le presunte “pressioni” esercitate da alcuni ex consiglieri (amministrazione Cavallo), in qualche modo interessati all’affare, e quei fondi regionali furono dirottati a Giugliano. Nel frattempo la situazione del mercato pannino di Marano è rimasta quella di sempre, ovvero da livelli di un paese da terzo mondo. Nel 2011, poco meno di 3 anni fa, il presidente dell’allora commissione commercio, Domenico Paragliola, oggi consigliere del Pd, al termine di un sopralluogo dichiarò testualmente: “Il sopralluogo effettuato dalla commissione ha evidenziato che l’area di via Padreterno non è idonea ad ospitare il mercato”.

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