Offese a Napoli, ancora una bufera sul TG5: parte la campagna di boicottaggio

“Ancora una volta Napoli viene presa come esempio negativo e, francamente, la cosa ha stancato e, quando sono coinvolti giornalisti, sarebbe necessario un intervento forte da parte dell’Ordine perché se un giornalista permette che si dicano certe cose non sta svolgendo bene il suo lavoro”.

Lo ha detto il consigliere regionale dei Verdi, Francesco Emilio Borrelli, precisando che, in questo caso, parla più da giornalista che da rappresentante delle Istituzioni, in merito al servizio del Tg5 che ha permesso a un romano di dire che “la situazione in cui versano alcune zone di Roma fanno pensare di stare in Zimbabwe o a Napoli”.

“E’ indegno che un tg nazionale, uno dei più importanti d’Italia, permetta una simile offesa verso Napoli e un Paese straniero” hanno aggiunto il portavoce cittadino dei Verdi, Stefano Buono, e Gianni Simioli de La radiazza, che hanno segnalato quanto avvenuto sottolineando che “al momento Roma non se la passa bene in quanto a sporcizia e a degrado, ma mai verrebbe in mente a qualcuno di prenderla come esempio negativo quando si parla di rifiuti e degrado, perché con Napoli invece accade sempre?”

Dal Movimento Neoborbonico, invece, invitano ad inviare e-mail di protesta ed è stato lanciato l’hashtag #boicottiamotg5antinapoletano‬. Tantissimi i messaggio di indignazione sui social network al grido di “adesso basta Sputtanapoli”.

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