Spaccio lungo la circumvallazione: “La droga solo a persone conosciute”. Affari a tutte le ore del giorno

La droga era di ottima qualità e loro erano spacciatori esperti e pieni di clienti. Solo grazie ad una lunga serie di  intercettazioni, pedinamenti e perquisizioni si è giunti all’arresto dei 9. Si tratta dei fratelli Salvatore e Mattia Morrone, 32 e 38 anni, centro nevralgico della fiorente attività,  Antonio Granata, 46 anni, Matteo Pollone, 38 anni,  Carmine Migliatico, 32 anni, Aniello Palumbo, 42 anni, Tiziana Fioretto, 36 anni, Andrea De Bisogno, 28anni, e Gennaro Saporito, 23 anni. Tra loro parentele e amicizia. I Morrone sono fratelli, Pollone e Granata sono cugini. Pollone a sua volta è cognato di Tiziana Fioretto che a sua volta ancora è la compagna di Di Bisogno.

 

Tra loro una lunga serie di intrecci ma un unico comune denominatore: la droga. A capo del sistema i fratelli Morrone, coltivatori di marijuana. I carabinieri, già qualche hanno fa, ritrovarono in casa dei due macchinari ad latra tecnologia ed irrigatori utili a coltivare la droga da fumare. Dopo il sequestro la loro attività non si è mai fermata, continuando a fornire una serie di pusher che acquistavano da loro gli stupefacenti e la rivendevano con guadagni non indifferenti. In una delle intercettazioni emerge infatti che per 100 euro di marijuana se ne guadagnavano almeno 200.

 

I Morrone erano certo a capo dei pusher della zona ai quali vendevano droga, ma altri erano indipendenti ed avevano un loro commercio. Tiziana Fioretto e Andrea Di Bisogno, coppia di fatto, avevano un loro “giro” sostenuti da Gennaro Saporito titolare di un bar. La donna confezionava droga in casa, con il figlio nell’altra stanza, insieme al compagno. Poi dormivano tutto il giorno per cominciare a spacciare alle 16.

 

Nel giro però c’era una certa paura a causa della crisi. Morrone infatti si lamenta che “le piazze di spaccio non stanno lavorando come un tempo e che tutti gli spacciatori si lamentano per la poca affluenza degli acquirenti”.

 

Gli spacciatori erano comunque cauti. Morrone infatti consiglia prudenza dicendo che “lo spaccio della sostanza deve essere effettuato solo alle persone di conoscenza tanto in poco giorni si riesce comunque a smaltire lo stupefacente. La conversazione continua e i due dialogano sui guadagni prodotti con tale traffico, dicendo che spendendo 100 euro sull’acquisto della sostanza, se ne guadagna il doppio, 200 euro nel rivenderla. Così nelle intercettazioni “Ma tu ti devi limitare solo ai compagni, non devi spargere la voce, solo gli amici, tanto i due tre al giorni se li fanno sempre, in un paio di giorni se li fanno”.

 

 

 

9.00 I Carabinieri della Compagnia di Giugliano in Campania hanno arrestato 9 persone ritenute responsabili a vario titolo di detenzione di stupefacenti a fini di spaccio, tutte raggiunte da ordinanza di custodia cautelare emessa dal GIP di Napoli. Si tratta di Antonio Granata, Matteo Pollone, Salvatore Morrone, Carmine Migliaccio, Mattia Morrone, Aniello Palumbo, Tiziana Fioretto, Andrea De Bisogno, Gennaro Saporito.

Nel corso di indagini coordinate dalla Procura partenopea i militari dell’Arma hanno documentato l’operatività del gruppo criminale, scoprendo che era dedito allo smercio di cocaina e marijuana nel comune di Giugliano in Campania e che ognuno dei componenti aveva un ruolo ben preciso nell’illecita attività.

Uno degli arrestati tempo fa fu ritrovato in possesso di una pistola rubata ad un agente di polizia municipale di Giugliano.

Gli arrestati sono tutti agli arresti domiciliari.

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