Marano. Informagiovani, la Regione stanzia 144mila euro per un progetto fallito

Marano. I circa 144mila euro (per la precisione 143mila950,56 euro), stanziati dalla Regione e trasferiti al Comune da oltre 2 anni, rischiano di tornare al mittente, poiché il progetto Informagiovani intercomunale, di cui Marano è capofila, non è mai decollato. Anche quest’anno la cifra è stata postata in bilancio, nella parte che attiene ai trasferimenti regionali in conto capitale (a fondo perduto) e vi resterà fino a quando l’Ente di Santa Lucia non deciderà di riprenderseli.

“Il progetto non è mai decollato – dicono all’Ufficio servizi sociali – per colpa di altri Comuni aderenti (Qualiano, Calvizzano e Villaricca) che, nonostante i nostri solleciti e le numerose riunioni convocate, non hanno mai impegnato le loro quote di compartecipazione”.
L’Informagiovani è uno sportello di sostegno per facilitare l’accesso al mondo del lavoro. Marano è stato, negli anni duemila, uno dei primi Comuni del comprensorio giuglianese a istituirlo. Con delibera di Consiglio comunale del 18 aprile 2007, poi, venne istituito in forma associata con i Comuni di Calvizzano e Villaricca e, tra le parti, si addivenne a un accordo inteso ad assegnare a Marano il ruolo di Centro servizi.

Nel 2010, ai tempi di Perrotta sindaco, venne adottato il progetto “informiamoci”, finalizzato al potenziamento e all’incentivazione del servizio Informagiovani mediante azioni da attuarsi sia presso il Comune di Marano che presso i Comuni di Calvizzano e Villaricca. L’importo complessivo stanziato ammontava a 61mila083,87 euro di cui 46mila987,59 euro a carico della Regione. Dopo ci fu un periodo di stand by. Si cominciò a parlare di nuovo di Informagiovani e Forum Giovanile ai tempi di Cavallo sindaco, grazie all’impegno dell’assessore alle Politiche sociali dell’epoca, Claudia De Magistris, ma tutto venne rimandato a settembre 2013, all’inizio della sindacatura Liccardo, quando aprì di nuovo lo sportello Informagiovani nello storico Palazzo Merolla: il servizio fu affidato all’associazione Aggregarci e coordinato da quattro giovani. Doveva essere un luogo di riferimento per tanti ragazzi con voglia di mettersi in gioco e cercare opportunità. Invece, chiuse i battenti nel 2014. Oggi, nonostante ci siano i soldi, non riescono ad attivare il servizio.

di Mimmo Rosiello

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