Marano, il Pd tenta la carta della mozione di sfiducia a Liccardo. Scelta tattica per fare chiarezza nell’opposizione.

Era stata annunciata due mesi fa, nel bel mezzo della crisi politica che aveva messo a rischio il proseguimento dell’avventura amministrativa di Angelo Liccardo, ma solo oggi è arrivata all’attenzione dei consiglieri comunali di opposizione. Una mozione di sfiducia dal sapore strategico, quella presentata stamani dal Partito democratico. Strategica, ad ogni modo utile per fare chiarezza all’interno del civico consesso, indipendentemente dagli esiti che la stessa sortirà. L’obiettivo del Pd è chiaro: mettere alla prova alcuni consiglieri di minoranza: i bertiniani in primis, solitamente poco propensi a condividere le iniziative politiche dei democratici, e quelli che – ormai da mesi – sembrano essersi avvicinati alla linea dell’amministrazione in carica pur non essendosi mai esposti in maniera ufficiale. In origine, ovvero due mesi fa, accanto a queste motivazioni ve ne era anche un’altra: far risaltare ulteriormente le contraddizioni interne della maggioranza, in quel periodo scossa dalla crisi politica innescata dai quattro dissidenti.

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