Napoli. “Stamane una coppia di turisti del nord Italia, proveniente dal Veneto, dopo aver bevuto il caffè al Gran Caffè Gambrinus ha tentato di rubare le note e pregiate tazzine in cui viene servito l’oro nero napoletano mettendole nella carta e infilandole in una borsa. Uno dei titolari del noto locale storico di Piazza Trieste e Trento – raccontano il consigliere regionale dei Verdi Francesco Emilio Borrelli e Gianni Simioli ideatore della radiazza – ha redarguito i due signori che erano con un bambino piccolo invitandoli a restituire la refurtiva e si è visto rispondere che i napoletani devono solo essere orgogliosi che dal nord ci vengono a derubare. Insomma questa gentaglia è convinta che il sud è una loro colonia che possono impunemente saccheggiare, un vero sconcio”.
“Una risposta di una arroganza incredibile – conferma lo stesso Arturo Sergio titolare del locale – che denota come l’idea di poter venire nelle nostre terre a saccheggiarci o riempirci di rifiuti tossici come hanno fatto tante aziende del nord in passato è radicato nella testa di questa gente. Noi dovremmo addirittura ringraziarli perchè ci derubano? Pensano davvero che prendere qualcosa dalla nostra terra compresa una tazzina dal nostro locale è un atto dovuto di cui non devono scusarsi? I due signori che hanno provato a derubarci non si sono neanche scusati e non hanno mostrato alcun segno di pentimento”.
“Ogni anno – spiega Massimiliano Rosati, anche lui gestore del Gambrinus – ci vengono rubate intorno alle 1000 tazzine da turisti prevalentemente del nord Italia. Quando li cogliamo in fallo mostrano sempre arroganza. Per queste persone la nostra terra resta solo un luogo di saccheggio. Siamo noi mortificati per loro”.